IL CIGNO

30 novembre 2006

Appello per la scuola, l'istruzione, la democrazia al Presidente del Consiglio dei Ministri on.le Romano Prodi

Tutti a scuola fino ai 16 anni per contrastare le nuove emarginazioni: firma anche tu l'appello.

Siamo in una situazione di rischio per la democrazia. Una cultura diffusa povera di simboli limita le capacità d'interpretazione, riduce gli elementi di identità, lascia esposti a condizionamenti autoritari. Al primato della ragione si oppone la proposta di un senso comune tanto denso di melasse affettive quanto chiuso alle esigenze di chi è meno favorito. Lo stesso sviluppo scientifico e tecnologico non è più di stimolo al prodursi di un pensiero critico, ma è sommerso da evocazioni irrazionali.

Occorre impegnarsi per la ricostruzione di un quadro culturale che sia insieme ripresa di una grande tradizione e apertura alle nuove esigenze di sviluppo della società contemporanea. La scuola deve uscire dagli atteggiamenti difensivi ai quali è stata costretta in anni recenti per riprendere il suo ruolo di progresso.

Per cominciare, è necessario accrescere l'offerta educativa, rendendo effettiva da subito l'istruzione fino ai sedici anni di età, con piena titolarità della scuola, nella prospettiva di un ampliamento ulteriore fino ai diciotto anni.

Ci si deve impegnare per un progetto che veda la scuola protagonista della vita culturale e sociale in tutta la parte protetta della vita. E si deve dar senso alla nuova proposta d'istruzione non limitandola a quanto sembri utile nella contingenza, ma qualificandola nella prospettiva di un percorso di vita che si protrae nel tempo. Dobbiamo fornire ai nostri ragazzi la possibilità di interpretare i cambiamenti nei quali saranno immersi, senza cedere per poche lenticchie la loro autonomia di giudizio.

E' una responsabilità del Parlamento porre le condizioni perchè l'eguaglianza tra i cittadini non sia solo una buona intenzione: elevare subito , dentro la scuola, l'obbligo a 16 anni è un modo per contrastare la nuova emarginazione. Stabilire la nuova soglia per l'istruzione obbligatoria nella legge finanziaria può essere il segnale di una ripresa della capacità di elaborare una politica proiettata verso il futuro.Siamo in una situazione di rischio per la democrazia. Una cultura diffusa povera di simboli limita le capacità d'interpretazione, riduce gli elementi di identità, lascia esposti a condizionamenti autoritari. Al primato della ragione si oppone la proposta di un senso comune tanto denso di melasse affettive quanto chiuso alle esigenze di chi è meno favorito. Lo stesso sviluppo scientifico e tecnologico non è più di stimolo al prodursi di un pensiero critico, ma è sommerso da evocazioni irrazionali. Le emozioni che potrebbero spingere a nuove conquiste di libertà sono sostituite da un medievismo intriso di magia.

Occorre impegnarsi per la ricostruzione di un quadro culturale che sia insieme ripresa di una grande tradizione e apertura alle nuove esigenze di sviluppo della società contemporanea. La scuola deve uscire dagli atteggiamenti difensivi ai quali è stata costretta in anni recenti per riprendere il suo ruolo di progresso.

Per cominciare, è necessario accrescere l'offerta educativa, rendendo effettiva da subito l'istruzione fino ai sedici anni di età, con piena titolarità della scuola, nella prospettiva di un ampliamento ulteriore fino ai diciotto anni.

Ci si deve impegnare per un progetto che veda la scuola protagonista della vita culturale e sociale in tutta la parte protetta della vita. E si deve dar senso alla nuova proposta d'istruzione non limitandola a quanto sembri utile nella contingenza, ma qualificandola nella prospettiva di un percorso di vita che si protrae nel tempo. Dobbiamo fornire ai nostri ragazzi la possibilità di interpretare i cambiamenti nei quali saranno immersi, senza cedere per poche lenticchie la loro autonomia di giudizio.

E' una responsabilità del Parlamento porre le condizioni perchè l'eguaglianza tra i cittadini non sia solo una buona intenzione: elevare subito , dentro la scuola, l'obbligo a 16 anni è un modo per contrastare la nuova emarginazione. Stabilire la nuova soglia per l'istruzione obbligatoria nella legge finanziaria può essere il segnale di una ripresa della capacità di elaborare una politica proiettata verso il futuro.

2 Comments:

  • imparato molto

    By Anonymous Anonimo, at 14:03  

  • good start

    By Anonymous Anonimo, at 14:11  

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