MAL’ARIA 2012
alla ricerca della pista ciclabile interrotta
alla ricerca della pista ciclabile interrotta
Mal'Aria è la storica campagna di Legambiente contro lo smog, per rivendicare il diritto alla salute; le micropolveri (PM10 e PM2.5) che respiriamo abbondantemente sono altamente dannose per la salute umana per le sostanze che contengono e per la loro capacità di penetrare in profondità nell’apparato respiratorio. A fronte di una soglia di legge di 35 come giorni consentiti per il superamento del limite giornaliero di PM10 (50 μg/m3), le centraline poste a Merate registrano, soprattutto nel periodo invernale, sorpassi continui (nel 2011 108 giorni di superamento - fonte merateonline) a volte con valori di oltre il doppio di quelli concessi. Non possiamo dare solo la colpa all’assenza di pioggia! Le cause dell’inquinamento atmosferico sono chiare e conosciute da tempo, sono i processi industriali e di produzione di energia, il traffico veicolare e i riscaldamenti ed è su questi settori che bisogna prendere provvedimenti.Il circolo Legambiente Meratese ha deciso di dedicare l’edizione 2012 di Mal’Aria alla mobilità sostenibile, organizzando un blitz alla ricerca delle piste ciclabili interrotte. In poche ore, in un percorso che ha attraversato i Comuni di Merate, Robbiate e Paderno d’Adda, abbiamo individuato diversi punti di interruzione delle piste (Paderno d’Adda lungo strada che conduce alla stazione, Merate via Bergamo - Robbiate via Greppi, Novate via De Gasperi, Robbiate via Piave che prosegue a Merate via Cerri) spesso coincidenti con le zone di confine tra un Comune e il successivo, che generano situazioni potenzialmente pericolose per chi sceglie di utilizzare questo mezzo di trasporto sostenibile. Molti degli spostamenti nei nostri paesi avvengono per brevi tragitti (5 km) e potrebbero essere coperti dalla modalità ciclabile; la carenza di piste ciclabili protette e la cessazione improvvisa delle stesse contribuisce purtroppo a disincentivare molti cittadini dagli spostamenti in bici, a maggior ragione se in presenza di bambini e persone particolarmente vulnerabili. L’uso della bicicletta, invece, sarebbe il primo dei gesti concreti nei confronti delle problematiche della mobilità: la bicicletta non consuma e non produce emissioni, non ingombra e non fa rumore, migliora il traffico, l’ambiente, la salute e l’umore!Gli interventi a favore della mobilità sostenibile devono essere diversi e complementari, su larga scala e con una pianificazione territoriale che passa attraverso decisioni ferme ma anche azioni più semplici. Con la nostra iniziativa odierna chiediamo che al problema dello smog si dedichino tutti: gli amministratori, con politiche più incisive e i cittadini con azioni di stimolo, magari anche con la segnalazione ai Comuni delle criticità che impediscono l’utilizzo della bici. La soluzione è possibile ma richiede più coraggio e più responsabilità da parte di tutti!
Domenica 22 gennaio 2012 - Legambiente Meratese
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