AMIANTO: CHE FARE?
AVVIATA LA CAMPAGNA INFORMATIVA
AMIANTO: CHE FARE?
Buona la partecipazione, in particolare quella dei
Comuni, al Convegno, promosso dalla
Provincia di Lecco in collaborazione con Arpa, Asl e Legambiente, che si è
svolto a Lecco in sala Ticozzi venerdì 30 marzo. Per il 29 maggio è fissata la
prossima riunione del tavolo
coordinato dall’assessorato all’ambiente della provincia.
Al tavolo del convegno l’Assessore Provinciale all’Ambiente Carlo Signorelli, il Direttore della
ASL Marco Luigi Votta, il Direttore dell’ARPA Angelo Pirovano e, per il Coordinamento provinciale dei Circoli
Legambiente, Costanza Panella.
Interessanti e precise le relazioni e le esperienze
presentate.
Enrico Zini
dell’Arpa ha illustrato la metodologia utilizzata per la mappatura dall’alto
delle coperture in cemento-amianto in alcune zone della Lombardia nell’ambito
del Programma di Rimozione dell’Amianto in Lombardia che ha permesso di stimare
la superficie presente nell’intera Regione. Altro argomento il monitoraggio
delle fibre in aria attraverso stazioni di rilevamento collocate nei capoluoghi
di provincia lombardi.
Edoardo Bai del
Comitato Scientifico di Legambiente ha illustrato le conseguenze dell’amianto
sulla salute fornendo dati statistici che fotografano i processi e ha
sottolineato come sia da prevedere il picco della comparsa di mesotelioma nel
2015, quaranta anni dopo il massimo raggiunto dalla produzione di amianto nel
nostro paese.
Giovanni Achille,
Direttore del Dipartimento di prevenzione medica dell’ASL ha illustrato la
normativa vigente in Regione sottolineando l’insuccesso del censimento affidato
ai Comuni che a loro volta dovrebbero raccogliere le segnalazioni dei
proprietari o utilizzatori degli edifici. Positiva la tendenza per quanto
riguarda la rimozione delle coperture in cemento-amianto che è andata
aumentando nel corso degli ultimi anni fino ad attestarsi su circa 300.000 mq.
ogni anno.
Luciano Fascendini,
Assessore all’Ambiente del Comune di Mandello del Lario, ha riferito
l’esperienza del suo Comune, iniziata nel 2005 con una ricognizione aerea del
territorio che ha permesso l’individuazione delle coperture fornendo
l’informazione necessaria per realizzare il censimento attraverso
l’autodenuncia dei proprietari.
Alessandro Salvioni,
Sindaco di Robbiate, ha illustrato la situazione del proprio Comune,
soffermandosi sulle difficoltà incontrate, a causa del veto posto dalla
Soprintendenza, dal progetto di sostituire le coperture di due scuole con
pannelli fotovoltaici.
Vincenzo Ventricelli
di AzzeroC02, società creata da Legambiente, Ambiente Italia e Kyoto Club per
promuovere le energie rinnovabili, ha parlato del progetto Provincia Eternit
Free. Si tratta di sostituire le coperture dei capannoni in cemento-amianto con
impianti fotovoltaici a zero costo cedendo il diritto di superficie ad
AzzeroCo2 per 25 anni. Per le coperture di piccole dimensioni viene offerto il
supporto per promuovere gruppi di acquisto che riducano la spesa.
Roberto Colazzo di
Confartigianato ha illustrato le procedure tecniche che vengono seguite nella
fase di rimozione dell’amianto da parte di aziende autorizzate e ha
quantificato in 10-15 euro al mq il costo per copertura di una certa
dimensione.
Costanza Panella
ha così riassunto la posizione di Legambiente e l’iter che ha portato al
convegno. Il coordinamento provinciale dei tre circoli, Lecco, Lario Orientale
e Meratese, ha subito valorizzato l’attenzione al pericolo per l’ambiente e la
salute derivante dall’amianto manifestata dall’assessore Signorelli, proponendo
il collegamento alla campagna Provincia
Eternit Free messa in campo da Legambiente e AzzeroCo2. Collegare la rimozione del fibrocemento
all’installazione dei pannelli fotovoltaici può accelerare sia il processo
di censimento e autosegnalazione sia la bonifica poiché dà la possibilità di
usufruire di un extraincentivo del conto energia e della consulenza e aiuto per
le migliori condizioni di finanziamento e realizzazione. Il risultato è ancor
più netto se c’è un impegno da parte delle amministrazioni, come sta accadendo
in alcune regioni e in molte province, e come potrà venire anche dai Comuni,
sia con l’attuazione di azioni informative, sia con incentivi. I tetti di
eternit dei capannoni non possono che migliorare con i pannelli fotovoltaici e,
con un maggior riguardo per i nuclei storici, si può sviluppare un nuovo senso
del bello per il paesaggio che integra i pannelli nelle coperture degli edifici
residenziali o di quelli pubblici, un senso che nasce dalla consapevolezza che
questo giova all’ambiente e alla salute.
Il primo passo è
l’informazione corretta sulla effettiva pericolosità che dipende dallo
stato di conservazione, sulle leggi, sugli obblighi per l’amministratore e per
il cittadino, sugli aiuti che può chiedere, sui corretti comportamenti. Il
ruolo della provincia è importante sia nell’offrire informazioni e strumenti ai
Comuni, sia nel coordinare in seguito le azioni di informazione,
sensibilizzazione e assistenza che dovranno essere messe in atto ad opera delle
amministrazioni locali. C’è inoltre la necessità di attivare sistemi di
controllo delle procedure degli interventi di smaltimento, controllo che non
può essere in capo solo ai Comuni, che hanno scarso personale e spesso non
preparato.
Legambiente offre la
sua collaborazione anche con l’aiuto dei circoli locali e si augura che i
Comuni rispondano alla sollecitazione e si attivino all’interno di un
coordinamento a livello di distretto o provinciale.
Angelo Odone - Circolo
Lario Sponda Orientale
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