IL CIGNO

24 maggio 2012

AMIANTO: CHE FARE?

AVVIATA LA CAMPAGNA INFORMATIVA
AMIANTO: CHE FARE?
Buona la partecipazione, in particolare quella dei Comuni, al Convegno, promosso dalla Provincia di Lecco in collaborazione con Arpa, Asl e Legambiente, che si è svolto a Lecco in sala Ticozzi venerdì 30 marzo. Per il 29 maggio è fissata la prossima riunione del tavolo coordinato dall’assessorato all’ambiente della provincia.

Al tavolo del convegno l’Assessore Provinciale all’Ambiente Carlo Signorelli, il Direttore della ASL Marco Luigi Votta, il Direttore dell’ARPA Angelo Pirovano e, per il Coordinamento provinciale dei Circoli Legambiente, Costanza Panella.
Interessanti e precise le relazioni e le esperienze presentate.
Enrico Zini dell’Arpa ha illustrato la metodologia utilizzata per la mappatura dall’alto delle coperture in cemento-amianto in alcune zone della Lombardia nell’ambito del Programma di Rimozione dell’Amianto in Lombardia che ha permesso di stimare la superficie presente nell’intera Regione. Altro argomento il monitoraggio delle fibre in aria attraverso stazioni di rilevamento collocate nei capoluoghi di provincia lombardi.
Edoardo Bai del Comitato Scientifico di Legambiente ha illustrato le conseguenze dell’amianto sulla salute fornendo dati statistici che fotografano i processi e ha sottolineato come sia da prevedere il picco della comparsa di mesotelioma nel 2015, quaranta anni dopo il massimo raggiunto dalla produzione di amianto nel nostro paese.
Giovanni Achille, Direttore del Dipartimento di prevenzione medica dell’ASL ha illustrato la normativa vigente in Regione sottolineando l’insuccesso del censimento affidato ai Comuni che a loro volta dovrebbero raccogliere le segnalazioni dei proprietari o utilizzatori degli edifici. Positiva la tendenza per quanto riguarda la rimozione delle coperture in cemento-amianto che è andata aumentando nel corso degli ultimi anni fino ad attestarsi su circa 300.000 mq. ogni anno.
Luciano Fascendini, Assessore all’Ambiente del Comune di Mandello del Lario, ha riferito l’esperienza del suo Comune, iniziata nel 2005 con una ricognizione aerea del territorio che ha permesso l’individuazione delle coperture fornendo l’informazione necessaria per realizzare il censimento attraverso l’autodenuncia dei proprietari.
Alessandro Salvioni, Sindaco di Robbiate, ha illustrato la situazione del proprio Comune, soffermandosi sulle difficoltà incontrate, a causa del veto posto dalla Soprintendenza, dal progetto di sostituire le coperture di due scuole con pannelli fotovoltaici.
Vincenzo Ventricelli di AzzeroC02, società creata da Legambiente, Ambiente Italia e Kyoto Club per promuovere le energie rinnovabili, ha parlato del progetto Provincia Eternit Free. Si tratta di sostituire le coperture dei capannoni in cemento-amianto con impianti fotovoltaici a zero costo cedendo il diritto di superficie ad AzzeroCo2 per 25 anni. Per le coperture di piccole dimensioni viene offerto il supporto per promuovere gruppi di acquisto che riducano la spesa.
Roberto Colazzo di Confartigianato ha illustrato le procedure tecniche che vengono seguite nella fase di rimozione dell’amianto da parte di aziende autorizzate e ha quantificato in 10-15 euro al mq il costo per copertura di una certa dimensione.
Costanza Panella ha così riassunto la posizione di Legambiente e l’iter che ha portato al convegno. Il coordinamento provinciale dei tre circoli, Lecco, Lario Orientale e Meratese, ha subito valorizzato l’attenzione al pericolo per l’ambiente e la salute derivante dall’amianto manifestata dall’assessore Signorelli, proponendo il collegamento alla campagna Provincia Eternit Free messa in campo da Legambiente e AzzeroCo2. Collegare la rimozione del fibrocemento all’installazione dei pannelli fotovoltaici può accelerare sia il processo di censimento e autosegnalazione sia la bonifica poiché dà la possibilità di usufruire di un extraincentivo del conto energia e della consulenza e aiuto per le migliori condizioni di finanziamento e realizzazione. Il risultato è ancor più netto se c’è un impegno da parte delle amministrazioni, come sta accadendo in alcune regioni e in molte province, e come potrà venire anche dai Comuni, sia con l’attuazione di azioni informative, sia con incentivi. I tetti di eternit dei capannoni non possono che migliorare con i pannelli fotovoltaici e, con un maggior riguardo per i nuclei storici, si può sviluppare un nuovo senso del bello per il paesaggio che integra i pannelli nelle coperture degli edifici residenziali o di quelli pubblici, un senso che nasce dalla consapevolezza che questo giova all’ambiente e alla salute.
Il primo passo è l’informazione corretta sulla effettiva pericolosità che dipende dallo stato di conservazione, sulle leggi, sugli obblighi per l’amministratore e per il cittadino, sugli aiuti che può chiedere, sui corretti comportamenti. Il ruolo della provincia è importante sia nell’offrire informazioni e strumenti ai Comuni, sia nel coordinare in seguito le azioni di informazione, sensibilizzazione e assistenza che dovranno essere messe in atto ad opera delle amministrazioni locali. C’è inoltre la necessità di attivare sistemi di controllo delle procedure degli interventi di smaltimento, controllo che non può essere in capo solo ai Comuni, che hanno scarso personale e spesso non preparato.
Legambiente offre la sua collaborazione anche con l’aiuto dei circoli locali e si augura che i Comuni rispondano alla sollecitazione e si attivino all’interno di un coordinamento a livello di distretto o provinciale.

Angelo Odone - Circolo Lario Sponda Orientale