BANDIERA VERDE AI COMITATI DI PREMANA E DI PAGNONA
CAROVANA
DELLE ALPI - DOSSIER DI LEGAMBIENTE 2014
Dal dossier: "Per la passione e l’impegno profuso nella
collaborazione con la popolazione, le associazioni ambientaliste e le
istituzioni per la difesa dei torrenti della Valvarrone dall’assalto delle
captazioni per le minicentrali a danno dell’ambiente e del paesaggio e senza
reali benefici per la popolazione."
Il regime di incentivi perla produzione
di energia da fonti rinnovabili, di per sé positivo, ha portato però ad una
proliferazione nelle valli alpine delle mini centrali idroelettriche (P < 3.000kW), con regole che non tengono conto dei danni provocati
all'ambiente e al paesaggio. Per contrastare ciò nell’arco alpino sono sorti
comitati per la salvaguardia dei torrenti come quelli di Premana e di Pagnona.
Questi in particolare hanno trovato un'alleanza operativa in Legambiente per
analizzare il fenomeno, informare e coordinare la mobilitazione partita dai
cittadini. Inoltre, sono stati coinvolti i Sindaci, la Comunità Montana della
Valsassina, Val Varrone e Riviera, il Consiglio Provinciale di Lecco, la
Regione Lombardia e da ultimo il Parlamento.
I comitati (“SALVIAMO I NOSTRI
TORRENTI” di Premana e “PER LA DIFESA DEL TORRENTE VARRONCELLO” di Pagnona)
sono stati particolarmente abili nel mettere in luce che:
· le opere per la
realizzazione di centraline interessano località montane le quali si vedono
private di una delle principali risorse - la presenza delle acque dei torrenti
- importante per il loro sviluppo economico nel settore del turismo
naturalistico collegato all'attività agro-silvo-pastorale;
· alle comunità locali
restano i danni ambientali, il depauperamento del paesaggio, gli impianti
dismessi una volta conclusa la produzione redditizia, a fronte di
compensazioni, peraltro non sempre ottenute dalle amministrazioni, di entità di
gran lunga inferiori ai danni provocati;
· in questa più ampia
prospettiva l'accanirsi sui piccoli torrenti per sottrarre il tanto che c'è in
termini di ambiente naturale e biodiversità, oggi e in futuro sempre più
preziosi, rivela tutta la sua pochezza rispetto al fabbisogno collettivo,
mentre evidenzia lo scopo speculativo di corto respiro da parte di alcune
imprese e società che sfruttano gli incentivi governativi superiori del 40%
rispetto a quelli della media europea;
· le tantissime mini
centrali a flusso fluente realizzate nell’ultimo decennio nell’intero arco
alpino hanno fornito apporti energetici ridicoli, se rapportati a quelli del
grande idroelettrico storico, ed assolutamente incommensurabili al danno
ambientale apportato ai torrenti derivati.
Partiti da una mozione firmata da
centinaia di cittadini, con un'assemblea della popolazione a Casargo il
16/12/2013, seguita da due successive a Barzio (6/2 e 21/2/ 2014) presso la
sede della Comunità Montana della Valsassina, Val Varrone, Val d'Esino e
Riviera, si è giunti ad un testo condiviso e sottoscritto da ben 28 sindaci
della montagna lariana.
Il 17/3/2014 il Consiglio Provinciale di
Lecco ha infine approvato all'unanimità un Ordine del Giorno che recepiva le
istanze di base e si impegnava a trasmetterlo per i richiesti interventi
legislativi di modifica, miglioramento e di tutela del territorio alla Regione
Lombardia e al Parlamento italiano.
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