OSSERVAZIONI AMBIENTALISTE AL PFVP
LEGAMBIENTE - CROS VARENNA - ASSOCIAZIONE MONTE
DI BRIANZA - WWF
E' in fase di approvazione presso la Provincia di
Lecco il nuovo Piano Faunistico Venatorio che accoglie molte richieste a favore
degli interessi del mondo della caccia. Ecco le osservazioni presentate dalle
Associazioni ambientaliste del Territorio.
Come prescrive la norma, il 29
marzo le associazioni ambientaliste hanno inoltrato alla provincia di Lecco le
proprie osservazioni al nuovo Piano Faunistico Venatorio Provinciale al fine di
ottenere modifiche o integrazioni, prima della sua adozione. Sono parecchi
infatti le situazioni che preoccupano le associazioni, perché contrarie al
principio di salvaguardia ambientale o perché mettono a rischio l’incolumità
delle persone. Eccone solo alcune a titolo esemplificativo.
Il
piano opera una sostanziale riduzione delle oasi di protezione,
cioè delle aree in cui è vietata l’attività di caccia. Alcune di esse sono
state infatti soppresse, come quelle vigenti lungo i versanti che si affacciano
al Lago di Como (“Garavina di Dorio”, “Oliveto Lario” e “Onno”), altre ridisegnate
con estensione inferiore.
Il Comprensorio Alpino di
Caccia “Lario orientale” prevede infatti una riduzione di circa il 20% del
territorio sotto tutela e la parziale compensazione prevista attraverso
l’istituzione di nuove oasi (“Monte Legnone” e “Laghi di Deleguaccio”),
riguarda le parti terminali dei monti, spesso aree di alta acclività, con forte
insolazione e facile scorrimento delle masse nevose, ben al di sopra delle aree
al limitare del bosco, le più idonee per la caccia, ma anche per la
sopravvivenza e il rifugio della fauna selvatica.
Il piano permette inoltre la
caccia lungo le rotte migratorie dell’avifauna, cioè nei valichi montani. Ungulati
e uccelli di montagna, potrebbero pertanto subire stress e danni
irrecuperabili, soprattutto se si pensa alle specie relitte o isolate, quali
pernici bianche e fagiani di monte, già in numero limitato.
Il
piano permette la caccia nei territori adiacenti alle Riserve Naturali Regionali,
annullando così la loro funzione di fascia di rispetto.
E’ il caso dell’Erbiola
in Comune di Colico, il territorio che si affaccia al
fiume Adda e quindi alla Riserva Naturale Pian di Spagna, o dell’area agricola
(Cascina Bersaglio) in comune di Brivio che
confina con l’Adda e la Riserva Naturale della Palude di Brivio. Sono entrambe
riserve naturali di alta valenza ornitologica, soprattutto per le specie
svernanti, alcune di interesse conservazionistico mondiale. La caccia nei
pressi di questi territori, mette a rischio l’incolumità degli stormi e stressa
la loro permanenza.
Le
aree aperte alla caccia corrispondono inoltre a zone di alta fruizione della
popolazione, proprio per la loro valenza naturalistica
e paesaggistica. La strada alzaia di Brivio è percorsa quotidianamente
da migliaia di persone che passeggiano lungo la riva del fiume, e lo stesso
succede lungo la ciclabile/pedonale che collega Colico con la Valtellina e la
Valchiavenna.
E’
a rischio l’incolumità delle persone e il disturbo è elevato.
Il
Piano prevede il mantenimento della caccia da appostamento fisso,
con l’utilizzo degli uccelli da richiamo in gabbia. Le associazioni
ambientaliste chiedono che alla avvenuta dismissione da parte del titolare di
un appostamento collocato in area con densità superiore a quella massima consentita,
ed in mancanza di immediato rinnovo, l’appostamento
non siano più autorizzato.
Il
ridimensionamento della forma di caccia da appostamento fisso deve indirizzare
il mondo venatorio verso altre forme di caccia non essendo oggi più accettabile
la cattura e la detenzione di uccelli utilizzati poi come "richiami
vivi", una pratica cruenta e barbara, non più ammissibile ai giorni
d’oggi, e contraria all’opinione pubblica.
Ora tocca all’ente accogliere
o rifiutare le osservazioni delle associazioni ambientaliste e non solo, un
passaggio controverso e importante, per le ripercussioni che la caccia potrà
avere sulla fauna selvatica della nostra provincia negli anni a venire.
a cura di Giuliana Pirotta
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