IL CIGNO

29 luglio 2011

AL COMUNE DI LECCO - UFFICIO DI PIANO - LECCO
ECOMUSEO DELLA PESCA E PARCO FLUVIALE A PESCARENICO

Trasmetto un’idea per itinerari e progetti in grado di fare di Lecco una città capace di proposte culturali e di un’offerta che sappia valorizzare le sue peculiarità e insieme aprirsi al mondo esterno. Questo progetto, già inviato il 3 aprile 2009 al settore urbanistica del Comune (senza risposta) viene riproposto in questa fase di “suggerimenti e proposte” apertisi per i lavori del nuovo P.G.T. (Piano di Governo del Territorio).
È un’interessante occasione per iniziare un percorso di rinascita culturale di Lecco a partire da Pescarenico, da far diventare il luogo e il simbolo delle identità, cultura e tradizioni rivisitate per una migliore qualità della vita dei Cittadini, attraverso una riappropriazione di uno spazio strategico, storico e letterario fra lago, Adda e Resegone, dove il pensiero si fa azione e si irradia su tutto il Territorio.
Bisogna solo avere il coraggio una volta tanto di tagliere qualche volume edificato e restaurare un settore di città, dove mettere a disposizione dei Cittadini un PARCO FLUVIALE, ripensando in funzione delle esigenze per i servizi e gli insediamenti di valenza sia rionali che comunali e sovracomunali l’uso dell’area e dell’edificio ICAM. Quest’area insieme a quella dei Vigili del Fuoco, proprio per la loro collocazione vicino ad uno dei veri caratteristici luoghi manzoniani, e per la presenza di un magnifico lungofiume, rappresentano una delle porte più prestigiose di entrata alla Città. Qui inoltre ritroviamo ancora la pratica della pesca ed il commercio ittico, e quindi un ECOMUSEO del lago e della pesca sul  Lario, nei laghi briantei e nell’Adda avrebbe una sua naturale, significativa e logica collocazione anche fisicamente: non come memoria ma come prospettiva di valorizzazione di una attività che è anche di supporto al turismo e alla salvaguardia della qualità delle acque.
Vedo questa iniziativa legata alla raccolta di tutte le attrezzature ed esperienze dei pescatori, diverse da lago e da fiume, alla conoscenza anche in funzione didattica di tutte le varietà di pesci presenti, da mostrare in vetrinette con il loro ambiente naturale, una per ogni specie, con accanto un laboratorio didattico per la conoscenza dei diversi modi di cucinare i pesci secondo le tradizionali ricette e con la possibilità di organizzare per i turisti uscite in barca con pescatori, per una esperienza diretta di cattura nelle diverse forme qui praticate. Credo non possa sfuggire l’importanza di questo progetto, da condividere con le Istituzioni e le Associazioni interessate del Territorio, anche in vista dell’Expo 2015, che, vedi caso, ha come tema l’alimentazione.
Ci auguriamo che non venga lasciata cadere nel … lago questa eccezionale occasione di crescita culturale e turistica per la nostra Città e per l’intero Territorio lacuale, componente essenziale del Lario e dei laghi insubrici che meriterebbero di essere inseriti nella lista del patrimonio dell’Unesco, con una proposta già sottoposta all’Assessorato regionale al Territorio in occasione di una riflessione sui valori paesaggistici da tutelare e valorizzare quando si discusse del Piano Paesaggistico Regionale e del P.T.R e ripresa nel Convegno “Il Bel Paese si specchia nel Lario” organizzato recentemente dai Circoli di Lecco e Lario Orientale di Legambiente a Varenna. Il compito di condividere il progetto e di istruirlo per la parte amministrativa dovrebbe essere assunto dalla segreteria del Comunità di Lavoro “Regio Insubrica”.
Ringraziando per l’attenzione, cordialmente saluto.

Lecco 22/7/2011, Pierfranco Mastalli – Presidente Legambiente Lecco onlus