IL CIGNO

26 settembre 2011

ENERGIE RINNOVABILI E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE DEI PROGETTI
PROGETTO DI IMPIANTO IDROELETTRICO NEI COMUNI DI BELLANO E VENDROGNO
Chiediamo alle Amministrazioni comunali interessate e a quella della Provincia di Lecco di informare con efficacia e tempestività i cittadini e le associazioni perché non ci si trovi ancora una volta di fronte al “fatto compiuto” come è accaduto per l’Orrido di Bellano.

La società Hydro Energy Power ha presentato alla Regione Lombardia un progetto di impianto di pompaggio per la produzione di energia elettrica che prevede lo scavo di un invaso di un milione e mezzo di metri cubi a Camaggiore in Comune di Vendrogno, la costruzione di una centrale in caverna di produzione e pompaggio in prossimità della frazione Oro di Bellano e di condotte sotterranee da Camaggiore al lago. L’impianto pomperebbe di notte l’acqua dal lago fino al bacino di Camaggiore e di giorno, quando è maggiore la richiesta, sfrutterebbe la caduta per la produzione di energia elettrica.
Le opere si collocano in zone geologicamente critiche (Noceno, Verginate, Oro) con alta probabilità di interferire con le falde acquifere. La stessa Regione Lombardia, nella fase preliminare di consultazione, ha indicato diversi punti critici: dalla necessità di valutare il progetto nel suo complesso (inclusa la realizzazione della viabilità che si renderebbe necessaria) alla tutela ambientale anche in rapporto all’obiettivo qualità 2001 del Lago di Como, dall’attenzione alla fauna e alla biodiversità alla verifica dei vincoli paesaggistici, dalla valutazione dell’intervento rispetto ai dissesti idrogeologici all’utilizzo del materiale sbancato fino alla necessità di indagine sulle prese dell’acquedotto del Comune di Bellano nella zona.
Ci riserviamo di formulare osservazioni più puntuali sul progetto, la cui sostenibilità ci sembra molto improbabile, quando avremo preso visione della documentazione presentata e delle integrazioni richieste dalla Provincia di Lecco incaricata dell’istruttoria della pratica.
Vogliamo già ora sollecitare l’attenzione dei cittadini, delle associazioni e delle amministrazioni su un progetto che qualora venisse realizzato comporterebbe incisive modifiche di un territorio che sappiamo molto delicato.
Il progetto necessita di una nuova viabilità verso Camaggiore; non si può certo movimentare un milione e mezzo di metri cubi con l’attuale pista la cui chiusura avevamo salutato con soddisfazione per la tutela di quel territorio. Si pone anche la necessità degli accessi in funzione dei lavori in caverna.
Sono previste opere a sostegno dell’economia locale che sarebbero state concordate con i Comuni di Bellano (amministrazione precedente) e Vendrogno: impianto di risalita al Muggio con parcheggi e possibile hotel. Si tratta di un intervento di radicale trasformazione di un’area di grande pregio ambientale, naturalistico, paesaggistico e con scarso innevamento.
Chiediamo alle Amministrazioni comunali interessate e a quella della Provincia di Lecco di informare con efficacia e tempestività i cittadini e le associazioni perché non ci si trovi ancora una volta di fronte al “fatto compiuto” come è accaduto per l’Orrido di Bellano.