PIOVERNA E ORRIDO IN SOFFERENZA A CAUSA DEGLI SCARICHI FOGNARI
L’evento esige innanzitutto un'azione sollecita e
coordinata di monitoraggio e controllo da parte degli Enti che, per diverse
ragioni e funzioni ne condividono la responsabilità. Ad oggi, 17 settembre, ci
risulta che all’ARPA non sia giunta
alcuna segnalazione. Abbiamo richiesto a Idrolario
i dati relativi alla depurazione delle acque reflue dei Comuni della Valsassina
e i dati dei controlli effettuati sugli scarichi del depuratore Mediavalle
situato a Taceno che serve dieci Comuni.
Si può ragionare sulle possibili cause del fenomeno.
Sicuramente l’estate siccitosa preceduta da un inverno con poche precipitazioni
ha ridotto la portata dei corsi d’acqua. Sappiamo che questi comportamenti
della natura non sono del tutto naturali, poiché ci sono sufficienti prove
scientifiche del fatto che il riscaldamento del pianeta e i conseguenti
cambiamenti climatici sono conseguenza anche della qualità del nostro
“sviluppo”. Bisogna aggiungere a queste considerazioni generali, quelle sulle
cause locali. Non giovano alla salute del fiume le due captazioni, quella della
centrale Enel e quella della Idro Energy Power situata appena sotto la prima
che ne raccoglie lo scarico e lo intuba fino all’invaso e fino all’uscita della
centrale posta a ridosso del cotonificio. Nei corsi d’acqua avviene un processo
di autodepurazione se la portata è buona e regolare; ma proprio nel tratto più
utile a questa funzione, quello dei salti che l’acqua compie da Taceno a
Bellano, il Pioverna è deprivato per alimentare le turbine e produrre energia
elettrica.
Qui entrano in gioco altri due Enti.
Uno è la Provincia
a cui spetta prima il compito di concedere la captazione prescrivendone le
condizioni, successivamente quello di esercitare il controllo che le stesse
siano rispettate, in particolare il rilascio del DMV, il deflusso minimo
vitale, cioè quella minima quantità d’acqua che deve sempre rimanere nel fiume.
Il calcolo è regolato nella regione Lombardia dal PTUA, il Piano di Tutela e
Utilizzazione delle Acque ed è stabilito come il 10% della portata media
calcolata nella sezione di presa che nel caso del Pioverna ha un valore di
circa 640 l/s. Va tenuto conto poi che la Regione nella Delibera del 12 aprile 2011 ha prescritto che
nell’atto di concessione doveva essere previsto un rilascio del DMV pari al 20%
della portata media naturale del torrente (1282 l/s) nel periodo di apertura al
pubblico dell’Orrido, oltre a un eventuale rilascio supplementare da prevedere
in apposita convenzione con il Comune di Bellano.
Ecco allora l’altro ente in gioco: il Comune proprietario dell’Orrido, al
quale domandiamo: a che punto è il processo di elaborazione della Convenzione?
Quale rilascio supplementare di acqua prevede per dare bellezza all’Orrido e
ossigeno al fiume?
Bellano, 17
settembre 2012 - Costanza Panella
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