IL CIGNO

24 maggio 2012

RAPPORTO CONSUMO DI SUOLO 2012

RAPPORTO CONSUMO DI SUOLO 2012
Lunedì 14 maggio è stato presentato, presso la sede regionale di Palazzo Pirelli, il Rapporto 2012 sul consumo di suolo, esito di due anni di ricerca condotta presso il DiAP del Politecnico di Milano dal Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo (CRCS), fondato da Legambiente e Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), grazie al contributo di Fondazione Cariplo e alla collaborazione di diverse istituzioni tra cui Regione Lombardia, Regione Toscana, Provincia di Lodi.

È stata l’occasione per un dibattito che ha coinvolto l’ISTAT il quale, su iniziativa della Commissione Ambiente del Senato, si candida a realizzare il monitoraggio nazionale degli usi del suolo, la Direzione Territorio e Urbanistica, e la Direzione Sistemi Verdi e Paesaggio della Regione Lombardia, l’Istituto ISPRA che collabora con la Commissione Europea.
Si è diffusa in questi ultimi anni la consapevolezza che il suolo è una risorsa non rinnovabile con un ruolo insostituibile nei cicli del carbonio e dell’acqua e nella tutela della biodiversità. Meno avvertita l’urgenza di limitare il consumo di suolo. Spesso alle convinzioni espresse dai cittadini non corrisponde una loro pratica conseguente (basti vedere le richieste presentate in occasione dei PGT quasi sempre volte ad ottenere l’edificabilità di terreni agricoli).
Mancano ancora gli strumenti per misurare il fenomeno alla scala comunale e non sono stati adottati provvedimenti legislativi, anzi, come ha ricordato Roberto Della Seta, è in corso di approvazione una legge che per favorire la creazione di nuovi stadi consente di costruire nelle aree circostanti in deroga alle prescrizioni urbanistiche.
La proposta di legge regionale presentata da Legambiente giace nei cassetti del Consiglio.
Il consumo di suolo continua ad aumentare a ritmo sostenuto in particolare in quelle regioni che avevano maggior disponibilità di suolo libero. In Provincia di Milano si è consumato territorio prevalentemente agricolo al ritmo di 2 ettari al giorno. In Europa si consumano 270 ettari al giorno. Questo a fronte di una popolazione che non cresce (secondo un recente studio del Politecnico in Provincia di Lecco ci sono 6711 abitazioni in eccesso).
Sottolineata da molti la necessità di una diversa politica fiscale che penalizzi l’edificazione su suolo vergine e premi quella, più onerosa, su aree già edificate e che liberi i Comuni dalla necessità di fare cassa con gli oneri di urbanizzazione e la tassa sugli immobili.
Sono stati proposti interrogativi sul fatto che la pianificazione in Lombardia sia in mano ai singoli Comuni che sostanzialmente possono fare quel che vogliono, vista anche la debolezza della procedura di VAS ridotta ad un rito retorico. Si tratta spesso di piccoli Comuni soggetti a pressioni da parte dei proprietari e degli operatori immobiliari e con difficoltà a gestire la pianificazione territoriale. Un dato su cui riflettere: su 787 Comuni lombardi che hanno approvato il PGT (poco più della metà del totale) 250 hanno già richiesto una variante.


Angelo Odone - Circolo Lario Sponda Orientale