IL CIGNO

13 febbraio 2013

RACCOLTA DIFFERENZIATA: QUANDO LA VOLONTÀ DIVENTA RISULTATO


A Valmadrera con l’applicazione della nuova normativa, il risultato della raccolta differenziata è passato in un solo anno dal 49 al 66%.
A Perledo neI primo trimestre porta a porta -44% di rifiuti inceneriti e -20% di rifiuti totali; la raccolta differenziata sale dal 46% al 65,2%.

Il Comune di Valmadrera con l’inizio del 2012 ha dato avvio all’applicazione della nuova normativa, e di conseguenza modalità, di raccolta di rifiuti.
Pur rimanendo tra percentuali di eccellenza su scala nazionale, il dato della raccolta differenziata era ben al di sotto della media provinciale. Da anni, tra l’altro, il dato rimaneva inchiodato sugli stessi valori, segno che l’iniziale spinta di innovazione del sistema di raccolta aveva esaurito la propria forza. Restavano delle sacche di disattenzione che andavano colpite. Mancavano però gli strumenti realmente efficaci per dare nuovo impulso alla raccolta differenziata. In altre parole mancava un regolamento comunale che definisse le modalità di raccolta e soprattutto sanzionasse chi non avrebbe rispettato il regolamento stesso. In Italia infatti abbiamo tante buone leggi, ma spesso, dietro una buona legge, mancano le sanzioni per chi non la rispetta e a volte la volontà di far rispettare una legge. Non si tratta di essere giustizialisti a tutti i costi, bensì di riconoscere il merito a chi si applica nel rispettare la legge che di contro si vede penalizzato come cittadino perché altri non la rispettano. Avere delle buone performance di raccolta, ad esempio, porta dei premi economici al Comune. Premi che ovviamente ricadono su tutta la cittadinanza.
Così è stato. A fine 2011 è stato portato in Consiglio comunale il regolamento che disciplina la raccolta dei rifiuti. Contestualmente si è andati a gara per il servizio di raccolta, che nel frattempo era scaduto. Nel nuovo sistema è stato eliminato uno dei due giri settimanli di indifferenziato, lasciando un solo altro giro settimanale per il sacco viola della raccolta differenziata, così come pure è stato riconfermato il doppio giro settimanale per l’umido. Ma quello che più è cambiato sono stati i controlli fatti sui contenuti dei sacchi. Alla ditta che si è aggiudicato il servizio di raccolta è stato chiesto, pena l’applicazione di sanzioni anche per la ditta stessa, di essere inderogabili sul servizio. Non sono più stati raccolti sacchi neri o comunque non trasparenti. Così come non sono stati accettati sacchi che ad una prima analisi visiva da chiusi contenevano rifiuti non conformi alla tipologia di raccolta. I sacchi non ritirati il mattino, entro la giornata, dovevano essere ritirati dal cittadino. Se ciò non accadeva venivano ritirati dal Comune ed aperti alla presenza di un vigile. Qialora il contenuto non era effettivamente conforme, si cercava di risalire al proprietario del sacco e questi veniva multato. In totale, in un anno, sono state elevate 150 sanzioni, frutto dell’analisi di circa 200 sacchi analizzati perché giudicati a vista non conformi dall’operatore ecologico. Questo a fronte di un milione e rotti di sacchi raccolti in un anno. Ma quello che è ancora più importante è che anche la qualità del sacco viola è migliorata. Se nel 2011 la parte non conforme, analizzata a campione da Seruso S.p.A., la società che differenzia le materie prime del sacco viola, era risultata del 20% circa, oggi siamo su livelli di poco più del 10%. Errore che spesso è dato dalla effettiva difficoltà del cittadino a riconoscere se un prodotto sia o meno riciclabile. E qui si aprirebbe un altro capitolo sulla questione rifiuti che affronteremo in prossimi articoli.
Il risultato della raccolta differenziata di Valmadrera è passato in un solo anno dal 49 al 66%, che per un Comune di quasi 12.000 abitanti è veramente un risultato d’eccellenza.
“L’obiettivo dell’Amministrazione – afferma Giampietro tentori, Assessore ai Lavori Pubblici - è ora centrato su due nuovi obiettivi: migliorare ulteriormente questo risultato puntando diritti per il 2013 a superare la soglia del 70% e contestualmente diminuire i rifiuti procapite prodotti. Questo potrà avvenire: favorendo il riuso e in questa direzione le casette dell’acqua inaugurate di recente in città favoriranno ad esempio la diminuzione di bottiglie di plastica da smaltire; stimolare la vendita come materie prime di determinate tipologie di scarti, in particolare nel settore industriale.”

Dal COMUNICATO STAMPA n. 3 del 9 gennaio 2013 del Comune di Perledo
Rifiuti: obiettivi raggiunti, ma si può fare di più. In un trimestre -44% di rifiuti inceneriti e -20% di rifiuti totali; la raccolta differenziata sale dal 46% al 65,2%. Questi i dati del primo trimestre di applicazione del nuovo sistema di raccolta porta a porta a Perledo paragonati allo stesso periodo dello scorso anno. La quota di rifiuti indifferenziati avviata all'incenerimento è stata nell'ultimo trimestre di 18.810kg contro 32.810kg di un anno fa mentre il sacco viola ha realizzato 3.220kg e l'organico 4.430kg (lo scorso anno erano solo 810). I risultati raggiunti sono ottimi e rispondono ai requisiti di legge anche se ci sono ancora problemi che la Commissione comunale sarà chiamata a risolvere. Nelle prossime settimane si intensificheranno anche le attività di controllo e sanzionamento da parte della vigilanza per i comportamenti di scarso senso civico come l'utilizzo dei sacchi grigi ormai banditi, l'esposizione fuori dagli orari previsti e l'introduzione di materiali impropri nei diversi sacchi, la circolazione libera di cani e gatti domestici nei nuclei storici.

Si torna sempre alle tre erre: riciclaggio, riuso, riduzione. Questi risultati però ci portano ad affermare che anche chi è nell’eccellenza, come i Comuni della nostra Provincia, può ancora cercare di migliorare. La volontà del fare porta sempre a risultati positivi.