IL CIGNO

21 dicembre 2012

CORNIZZOLO: È DAVVERO SALVO?


Il 28 novembre 2012 il Consiglio Provinciale di Lecco ha approvato all’unanimità un ordine del giorno in cui chiede alla Giunta: «di concludere e portare in approvazione il Piano Cave Provinciale escludendo lo sfruttamento di nuovi siti di estrazione e concentrando le valutazioni su eventuali implementi di escavazione e di estrazione unicamente nei giacimenti già aperti, tenendo nella debita considerazione il parere e la valutazione delle amministrazioni comunali coinvolte, avendo sempre a riguardo le osservazioni e le linee guida qui richiamate».
Si tratta certamente di una chiara e netta posizione assunta dall’intero Consiglio Provinciale che, pur non essendo certamente esaustiva, segna un primo e importante passo verso la salvaguardia e l’esclusione di qualsiasi apertura di nuove cave sul Monte Cornizzolo oltre ad altri siti che, per altri materiali, erano stati inseriti come potenzialmente sfruttabili (Annone, Merate, Verderio, Colico,…).

Come detto, l’ordine del giorno approvato il 28 novembre è un primo passo. Tuttavia rimane ancora molta strada da percorrere per ottenere la certezza della salvaguardia del Cornizzolo.
Partiamo dai prossimi impegni che Giunta e Consiglio Provinciale dovranno svolgere:

in sintonia con il Coordinamento Cornizzolo, nel quale siamo parte attiva, 

- chiediamo che la scheda “Gi.4 Cornizzolo” venga, con le dovute motivazioni e in coerenza a quanto deliberato, tolta dal piano Cave e non venga più inserita nei documenti che verranno elaborati per l’assemblea di VAS conclusiva.
- ci aspettiamo che il Consiglio Provinciale possa ancora, in maniera specifica e diretta, esprimersi sulle ragioni di tutela, salvaguardia e valorizzazione del Monte Cornizzolo che escludano per il presente e per il futuro la possibilità di apertura di nuove cave.

Occorrerà poi monitorare l’evoluzione politica delle Province per capire quali conseguenze potrebbero derivare dalla nuova possibile riorganizzazione delle stesse (se mai ci sarà!).
Seguiremo l’iter di approvazione del nuovo Piano Cave in Regione e saremo assolutamente vigili sulle manovre e i tentativi d’inserimento di nuovi siti estrattivi che in tale sede potrebbero esserci da parte dei cavatori (vedasi tentativo della Holcim nel 2000).
Su altri fronti continueremo a sollecitare e ad affiancare i vari Enti (Amministrazioni Comunali, Provincia, Regione,…) affinché vengano inseriti dei vincoli di tutela e salvaguardia sull’intero Monte Cornizzolo tali da escludere qualsiasi velleità da parte dei cavatori di aperture di nuovi fronti estrattivi.
Pensiamo, ad esempio, alla necessità di allargamento della RISERVA NATURALE Sasso Malascarpa, del S.I.C. 2020002 (Sito di interesse comunitario) Sasso Malascarpa, del S.I.C. 2020100 Lago del Segrino e della Z.P.S. IT2020301 (Zona di protezione Speciale) del Triangolo Lariano in modo da includere tutto il versante Sud del Cornizzolo o almeno l’attuale P.L.I.S. San Pietro e San Tomaso.
Certamente non mancano le bellezze naturalistiche da tutelare: dai versanti panoramici, alle falesie, al Geotopo del Cornizzolo, alle zone di passaggio e nidificazione di una estrema varietà di volatili (Vedasi lo studio del C.R.O.S.: Avifauna del Monte Cornizzolo,...).
Un’altra possibile e auspicata azione di tutela potrebbe essere l’inserimento di un vincolo su tutto il territorio del Cornizzolo legato alla presenza della millenaria Basilica di san Pietro al Monte (Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano); oltre ad un rinnovato impegno di tutti gli attori interessati all’avviamento dell’iter per l’inserimento della Basilica di San Pietro nei beni tutelati dall’Unesco.
Rivolgiamo inoltre un invito particolare alla Provincia di Lecco, ai Comuni e alle Associazioni interessati per un maggiore impegno da dedicare allo sviluppo dell’Ecomuseo dei Monti e dei Laghi briantei, in funzione dello sviluppo e valorizzazione delle sue importanti presenze culturali, religiose, storiche, paesaggistiche…
Rimane quindi ancora molta strada da percorrere. Siamo però certi che con coerenza e con le nostre ragioni potremo percorrerla insieme a tutte le forze (cittadini, Gruppi e Associazioni, Coordinamento Cornizzolo, Amministrazioni del Protocollo d’Intesa,…) che hanno a cuore la salvaguardia del Monte Cornizzolo, di San Pietro al Monte, delle sue bellezze naturali, paesaggistiche, storiche, culturali,... per preservarle, valorizzarle e restituirle integre alle prossime generazioni.

Lecco 18 dicembre 2012
Legambiente Lecco