CONSEGUENZE PER IL PAESAGGIO LARIANO E PER L’AMBIENTE DAL PGT DI COLICO: OPPORTUNITÀ COLTA O OCCASIONE PERDUTA?
IL PAESAGGIO DEL LARIO
Questo il tema,
insieme alla presentazione del libro, al centro dell’incontro pubblico che il
circolo Lario Sponda Orientale ha organizzato a Colico con lo scopo di promuovere
l’interesse, l’informazione e la partecipazione sul paesaggio del Lario e la
pianificazione partecipata del territorio in un comune esteso e importante
della sponda, offrendo all’amministrazione la possibilità di dialogare con una
presenza ragionante e qualificata.
L’incontro si è svolto presso
l’Auditorium Ghisla venerdì 5 aprile.Oltre al curatore sono intervenuti: l’arch.
Nunzio Dego presidente della Commissione per il Paesaggio di Colico, l’arch.
Carlo Peraboni urbanista del Politecnico di Milano, il dott. Alessandro Osio Associazione
Agricoltori, Pierfranco Mastalli Legambiente Lecco ,William Vaninetti WWF
Valtellina e Valchiavenna. Ha coordinato Costanza Panella Legambiente
Lario Sponda Orientale.
Diverse sono state le osservazioni
critiche sul piano da parte dei relatori rispetto al paesaggio, alle reti
ecologiche, all’agricoltura, al consumo di suolo. Tutti hanno rilevato la
contraddizione tra la parte analitica e di enunciazione degli obiettivi e
quella in cui vengono indicate le scelte e le misure, spesso farraginose e
complicate, di difficile comprensione sicuramente per i cittadini ma di non
facile applicabilità anche per i tecnici. Legambiente, in particolare, ha
evidenziato sia nel corso della serata, sia nelle osservazioni presentate per
iscritto entro i termini previsti dalla procedura, la necessità di preservare
la fascia a ridosso del Montecchio sud ed in particolare la zona Lungolago
Polti e quella del laghetto di Piona le quali sono già previste dal PRAM dei
Montecchi come zone di massima naturalità da mantenere sia per le vedute
paesaggistiche sia per la continuità della rete ecologica regionale che scende
dalla montagna lungo i corsi d’acqua.
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