L'INDISPENSABILE COMPLETAMENTO DELLA PISTA CICLOPEDONALE
OSSERVAZIONI DI LEGAMBIENTE MERATESE
SUL PROGETTO DI
AMPLIAMENTO DEL
CENTRO COMMERICALE AUCHAN A MERATE
CENTRO COMMERICALE AUCHAN A MERATE
In merito al
progetto di ampliamento del centro commerciale di proprietà Auchan, Legambiente
Meratese intende esprimersi rispetto ad alcune questioni che riguardano gli
aspetti ambientali del progetto e le modalità di coinvolgimento di associazioni
e cittadinanza.
·
Opere di urbanizzazione
Tra
le opere di urbanizzazione primaria non compare la realizzazione del completamento
della pista ciclopedonale che collega Novate/Robbiate al Centro Commerciale (dal confine con Robbiate,
confluenza di via Buozzi, sino al tratto esistente di fronte alla Ditta
Clariant e da via Campi sino al Centro Commerciale).
Considerato
che le opere di urbanizzazione devono rientrare nell’ambito di opere di
interesse pubblico, riteniamo che sia assolutamente prioritario prevedere la
realizzazione di opere a tutela della mobilità debole e sostenibile, favorendo
la circolazione in sicurezza di pedoni e biciclette che attualmente non hanno a
disposizione un percorso dedicato per raggiungere il centro commerciale
percorrendo via Bergamo, da Robbiate in direzione Merate.
Su
richiesta del Comune di Merate, le opere di urbanizzazione secondaria prevedono
la costruzione di una pista di atletica in sostituzione dell’attuale che verrà
rimossa in conseguenza all’ampliamento della piscina comunale. Pur consapevoli
dell’importanza delle attività sportive e degli spazi ad esse adibite,
riteniamo che sia più coerente ed efficace destinare gli oneri ad un intervento
strettamente collegato con il progetto in oggetto e alla viabilità connessa,
quale la completa riqualificazione di via Bergamo con la conclusione della
pista ciclopedonale.
A
supporto della nostra richiesta citiamo la legge n.366/98 “Norme per il
finanziamento della mobilità ciclistica” che, al fine di favorire la diffusione
di piste ciclabili sul territorio nazionale, prevede l’obbligo per gli enti locali
di realizzare percorsi ciclabili adiacenti in caso di costruzione di nuove
strade e di interventi di manutenzione straordinaria di strade esistenti.
Infatti, il comma 1 dell’art. 10 della legge 366, stabilisce che “dopo il comma
4 dell'articolo 13 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, é inserito
il seguente 2- bis: gli enti proprietari delle strade provvedono altresì, in
caso di manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare percorsi
ciclabili adiacenti …".
Crediamo
che la realizzazione della pista ciclopedonale sia tanto più necessaria dal
momento che la creazione di un’ulteriore rotatoria andrà a compromettere o
deviare il transito ciclistico a nord di via Bergamo già attualmente
difficoltoso.
Riteniamo che, a fronte di
un investimento economico esiguo per la brevità del tratto mancante, la
realizzazione di una pista ciclopedonale avrà interessanti ricadute sulla
riduzione del traffico e sulla diffusione di una cultura ecosostenibile.
·
Opere di compensazione energetica
L’ampliamento della
superficie del centro commerciale presumibilmente andrà di pari passo con
l’aumento dei consumi energetici.
Proponiamo che, come opera di compensazione, il progetto preveda la posa di
pannelli solari, anche fotovoltaici, per garantire la produzione di parte
dell’energia richiesta da fonti rinnovabili.
In effetti, in diversi punti dei documenti presentati si cita la volontà di
far fronte alle richieste energetiche in modo sostenibile:
pag. 29 Rapporto
preliminare – Predisposizione di pannelli solari, preordinati a favorire
l’autonomia energetica. “In fase di progettazione esecutiva verranno
predisposti gli impianti per la posa in opera di pannelli solari ad
integrazione degli impianti meccanici esistenti ed in particolare per ‘impianto
di produzione di acqua calda sanitaria a copertura dei fabbisogni generati dai
servizi dei dipendenti…”
I
riferimenti però sono piuttosto generici e confusi e mancano totalmente di
indicazioni circa il fabbisogno energetico e l’entità di tali interventi;
nell’allegato G della “Relazione
paesaggistica” non si trova più il capitolo “Risorse e uso consapevole
dell’energia” citato nell’indice.
Chiediamo, dunque, che il documento sia integrato con impegni più precisi
circa “l’implementazione delle prestazioni ecologico-ambientali
dell’insediamento commerciale” come indicato dalla stessa richiedente.
· Coinvolgimento della cittadinanza e dei portatori di
interesse
Prendiamo atto che, come indicato nella determina di
avvio della VAS, per il Comune di Merate “non esistono particolari settori del
pubblico interessati dall’iter decisionale”.
Ci sentiamo di ricordare all’Amministrazione Comunale che la
partecipazione del pubblico e il coinvolgimento degli attori sociali sono
elementi strutturanti della VAS come chiave delle strategie di sviluppo
sostenibile a livello regionale, nazionale, locale. Coinvolgere gli attori
sociali non è un solamente un fine, ma soprattutto un mezzo per migliorare il
processo decisionale garantendo che le decisioni siano basate su conoscenze
condivise, esperienze consolidate ed evidenze scientifiche e che vengano prese
in considerazione opzioni innovative e creative a tutela degli interessi di
tutti.
È buona norma che, anche nel
caso di interventi di modesta entità o in qualsiasi caso sia prevista la VAS,
vengano messi in campo tutti gli strumenti possibili per favorire una
partecipazione diffusa e per assicurare una modalità di coinvolgimento che permetta ai cittadini di esprimere la propria opinione e la propria
volontà.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home