IL CIGNO

10 febbraio 2014

L'INDISPENSABILE COMPLETAMENTO DELLA PISTA CICLOPEDONALE

OSSERVAZIONI DI LEGAMBIENTE MERATESE 
SUL PROGETTO DI AMPLIAMENTO DEL
CENTRO COMMERICALE AUCHAN A MERATE


In merito al progetto di ampliamento del centro commerciale di proprietà Auchan, Legambiente Meratese intende esprimersi rispetto ad alcune questioni che riguardano gli aspetti ambientali del progetto e le modalità di coinvolgimento di associazioni e cittadinanza.

·        Opere di urbanizzazione
Tra le opere di urbanizzazione primaria non compare la realizzazione del completamento della pista ciclopedonale che collega Novate/Robbiate al Centro Commerciale (dal confine con Robbiate, confluenza di via Buozzi, sino al tratto esistente di fronte alla Ditta Clariant e da via Campi sino al Centro Commerciale).
Considerato che le opere di urbanizzazione devono rientrare nell’ambito di opere di interesse pubblico, riteniamo che sia assolutamente prioritario prevedere la realizzazione di opere a tutela della mobilità debole e sostenibile, favorendo la circolazione in sicurezza di pedoni e biciclette che attualmente non hanno a disposizione un percorso dedicato per raggiungere il centro commerciale percorrendo via Bergamo, da Robbiate in direzione Merate.
Su richiesta del Comune di Merate, le opere di urbanizzazione secondaria prevedono la costruzione di una pista di atletica in sostituzione dell’attuale che verrà rimossa in conseguenza all’ampliamento della piscina comunale. Pur consapevoli dell’importanza delle attività sportive e degli spazi ad esse adibite, riteniamo che sia più coerente ed efficace destinare gli oneri ad un intervento strettamente collegato con il progetto in oggetto e alla viabilità connessa, quale la completa riqualificazione di via Bergamo con la conclusione della pista ciclopedonale.
A supporto della nostra richiesta citiamo la legge n.366/98 “Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica” che, al fine di favorire la diffusione di piste ciclabili sul territorio nazionale, prevede l’obbligo per gli enti locali di realizzare percorsi ciclabili adiacenti in caso di costruzione di nuove strade e di interventi di manutenzione straordinaria di strade esistenti. Infatti, il comma 1 dell’art. 10 della legge 366, stabilisce che “dopo il comma 4 dell'articolo 13 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, é inserito il seguente 2- bis: gli enti proprietari delle strade provvedono altresì, in caso di manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare percorsi ciclabili adiacenti …".
Crediamo che la realizzazione della pista ciclopedonale sia tanto più necessaria dal momento che la creazione di un’ulteriore rotatoria andrà a compromettere o deviare il transito ciclistico a nord di via Bergamo già attualmente difficoltoso.
Riteniamo che, a fronte di un investimento economico esiguo per la brevità del tratto mancante, la realizzazione di una pista ciclopedonale avrà interessanti ricadute sulla riduzione del traffico e sulla diffusione di una cultura ecosostenibile.

·      Opere di compensazione energetica
L’ampliamento della superficie del centro commerciale presumibilmente andrà di pari passo con l’aumento dei consumi energetici.
Proponiamo che, come opera di compensazione, il progetto preveda la posa di pannelli solari, anche fotovoltaici, per garantire la produzione di parte dell’energia richiesta da fonti rinnovabili.
In effetti, in diversi punti dei documenti presentati si cita la volontà di far fronte alle richieste energetiche in modo sostenibile:
pag. 29 Rapporto preliminare – Predisposizione di pannelli solari, preordinati a favorire l’autonomia energetica. “In fase di progettazione esecutiva verranno predisposti gli impianti per la posa in opera di pannelli solari ad integrazione degli impianti meccanici esistenti ed in particolare per ‘impianto di produzione di acqua calda sanitaria a copertura dei fabbisogni generati dai servizi dei dipendenti…”
I riferimenti però sono piuttosto generici e confusi e mancano totalmente di indicazioni circa il fabbisogno energetico e l’entità di tali interventi; nell’allegato G della “Relazione paesaggistica” non si trova più il capitolo “Risorse e uso consapevole dell’energia” citato nell’indice.
Chiediamo, dunque, che il documento sia integrato con impegni più precisi circa “l’implementazione delle prestazioni ecologico-ambientali dell’insediamento commerciale” come indicato dalla stessa richiedente.
·      Coinvolgimento della cittadinanza e dei portatori di interesse
Prendiamo atto che, come indicato nella determina di avvio della VAS, per il Comune di Merate “non esistono particolari settori del pubblico interessati dall’iter decisionale”.
   Ci sentiamo di ricordare all’Amministrazione Comunale che la partecipazione del pubblico e il coinvolgimento degli attori sociali sono elementi strutturanti della VAS come chiave delle strategie di sviluppo sostenibile a livello regionale, nazionale, locale. Coinvolgere gli attori sociali non è un solamente un fine, ma soprattutto un mezzo per migliorare il processo decisionale garantendo che le decisioni siano basate su conoscenze condivise, esperienze consolidate ed evidenze scientifiche e che vengano prese in considerazione opzioni innovative e creative a tutela degli interessi di tutti.

È buona norma che, anche nel caso di interventi di modesta entità o in qualsiasi caso sia prevista la VAS, vengano messi in campo tutti gli strumenti possibili per favorire una partecipazione diffusa e per assicurare una modalità di coinvolgimento che permetta ai cittadini di esprimere la propria opinione e la propria volontà.