GEOSITO FONTANON DEL DENT
LEGAMBIENTE
CHIEDE REGOLE NEL PGT DI PREMANA A DIFESA DEI TORRENTI
Abbiamo inviato al Comune di Premana proposte per il PGT in
corso di approvazione con l’invito a chiedere alla Provincia di individuare nel
proprio PTCP il Geosito Alta Valle Varrone con cascata Fontanon del Dent.
In seguito alla nostra
partecipazione al Consiglio comunale aperto convocato da codesta
Amministrazione il 14 novembre u.s. per informare e discutere dei progetti di
centrali idroelettriche in Valvarrone e in Val Marcia, inviamo le seguenti considerazioni
e proposte nell’ambito del procedimento per l’adozione del Piano di Governo del
Territorio.
Considerato che i Geositi
sono:
-
Beni Naturali non rinnovabili;
-
architetture naturali e singolari del paesaggio che
testimoniano i processi che hanno formato e modellato il nostro pianeta;
-
risorsa che va studiata e censita come componente del
paesaggio da proteggere e salvaguardare;
e che l'Alta
Valvarrone con la cascata del Fontanon del Dent riveste peculiarmente tali
caratteristiche;
SI INVITA l'Amministrazione
Comunale a chiedere alla Provincia di Lecco che nel proprio PTCP:
-
venga individuato, precisato e perimetrato il GEOSITO ALTA
VALLE VARRONE CON CASCATA FONTANON DEL DENT;
-
vengano introdotte specifiche misure di salvaguardia;
-
vengano attivate azioni di valorizzazione,
fruizione/visibilità di detti siti in coerenza con il quadro complessivo di
promozione del paesaggio.
Si chiede inoltre
che nel Piano delle Regole vengano inserite le seguenti norme:
2) nessun torrente
possa essere canalizzato per l’intero percorso, neanche in forma di numerosi
spezzoni che si susseguono, quand’anche vi fosse restituzione dell’acqua in
alveo per un breve tratto;
3) metodologicamente è
necessario valutare l’impatto ambientale di ciascun progetto non singolarmente
ma rispetto agli effetti sul bacino idrografico di appartenenza;
4) siano esclusi con
parere negativo quei progetti dove sono previsti lavori connessi alla
costruzione di centraline in territori classificati nel PGT come esposti a
forte rischio idrogeologico e ad alta propensione di frane e valanghe e/o classificati
come ambiti ad elevata naturalità con qualità paesaggistiche e faunistiche;
5) le aree sulle quali
vengono realizzate le opere di captazione e le sale macchine non vengano
vendute, ma date in concessione
con canoni di affitto;
6) non sia consentito
captare le acque dei torrenti all’origine.
Bellano, 19 dicembre
2013
Per il Coordinamento
provinciale circoli Legambiente
Costanza Panella e Pierfranco
Mastalli
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