DOSSIER INCENERITORI LOMBARDI E FUTURO DELL’IMPIANTO DI SILEA
COMUNICATO
STAMPA DEL COORDINAMENTO CIRCOLI PROVINCIA DI LECCO
Tutti gli scenari previsti dal piano regionale per i
prossimi anni non lasciano dubbi: avremo un vistoso eccesso di capacità
impiantistica per l'incenerimento.
Legambiente Lombardia con il dossier
”Inceneritori in Lombardia: quanto basta?” ha voluto richiamare l’attenzione
sui fatti: arresto ormai consolidato della crescita dei rifiuti in Regione con
decrescita a partire dal 2008, progressiva crescita della raccolta
differenziata, che dal 2011
ha visto questi rifiuti superare la quota
indifferenziata (dato confermato anche nella nostra Provincia).
Tutti gli scenari previsti dal piano
regionale per i prossimi anni non lasciano dubbi: avremo un vistoso eccesso di
capacità impiantistica per l'incenerimento.
Ne segue la proposta di programmare il
graduale spegnimento delle linee soprannumerarie, cominciando dagli impianti
più vetusti e prossimi a scadenza delle autorizzazioni, che sono spesso anche
quelli meno efficienti energeticamente e più inquinanti.
Veniamo alla dimensione locale e
all’impianto di SILEA a Valmadrera di cui il dossier prevede la chiusura anche
se non a brevissimo termine. A parte il necessario approfondimento dei dati
riportati nel dossier e della loro interpretazione, che comunque sono tali da
non preoccupare e permettono di affrontare serenamente il presente, è indubbio
che anche questo impianto deve confrontarsi con le prospettive prossime future
e più in generale dovrà essere la Regione a determinare, confrontandosi con i
territori, la geografia della gestione degli impianti dedicati alla frazione
indifferenziata. Lo stesso impianto di teleriscaldamento, ancora oggi in una
fase di sola progettualità, andrà pensato in un’ottica che vada ben oltre la
vita dell’impianto di Silea.
Siamo consapevoli del ruolo importante
che SILEA ha svolto nel nostro territorio per la diffusione della raccolta
differenziata, gestendo, oltre al forno, gli impianti di Verderio e di Annone,
rispettivamente per il trattamento della frazione secca e di quella umida.
Siamo altresì convinti che la natura pubblica della società sia una
caratteristica a cui non vogliamo rinunciare. Proponiamo che il dossier di
Legambiente diventi parte di un dibattito che coinvolga cittadini, associazioni
ed enti della nostra Provincia.
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