IL CIGNO

28 aprile 2014

LA MOBILITAZIONE DEI CITTADINI È ENTRATA NEI PALAZZI DELLA POLITICA

PROLIFERAZIONE MINI CENTRALI IDROELETTRICHE:

Purtroppo alle promesse non sono ancora seguiti fatti che mostrino un reale cambiamento: gli escavatori hanno risalito il letto del torrente Varrone invece di percorrere la strada, quindi per ora nessuna moratoria e qualche autorizzazione da verificare.

L’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, di per sé positivo, ha portato però ad una proliferazione nelle valli alpine delle mini-centrali ad acqua, sulla spinta di forti incentivi, con regole che non tengono conto dei danni provocati all'ambiente e al paesaggio. Sono sorti Comitati per la salvaguardia dei torrenti e da noi quelli di Premana e di Pagnona hanno trovato un’alleanza operativa con Legambiente per analizzare il fenomeno, informare e coordinare la mobilitazione dal basso dei Cittadini coinvolgendo i Sindaci, la Comunità Montana della Valsassina, Val Varrone e Riviera, il Consiglio Provinciale di Lecco, la Regione Lombardia e da ultimo il Parlamento.
Si è partiti da una mozione firmata da centinaia di Cittadini, con un’assemblea della popolazione a Casargo il 16/12/2013, seguita da due successive a Barzio (6/2 e 21/2/2014) presso la sede della C.M.Valsassina, Val Varrone, Val d'Esino e Riviera dei Sindaci dei Comuni montani della provincia di Lecco convocati congiuntamente dai due Comitati di Premana, Pagnona, Legambiente e Presidente della citata Comunità Montana, si è giunti ad un testo condiviso e sottoscritto dai seguenti 28 sindaci: Abbadia L., Barzio, Calolzio, Casargo, Cassina V., Colico, Crandola V., Cremeno, Dervio, Dorio, Introbio, Introzzo, Lecco, Lierna, Margno, Moggio, Morterone, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Perledo, Premana, Primaluna, Sueglio, Taceno, Tremenico, Vercurago, Vestreno.
Il 17/3/2014 il Consiglio Provinciale di Lecco ha approvato all'unanimità un Ordine del giorno che recepiva le istanze di base e si impegnava a trasmetterlo per i richiesti interventi legislativi di modifica, miglioramento e di tutela del Territorio alla Regione Lombardia e al Parlamento.
L'occasione propizia per coinvolgere la Regione Lombardia si è presentata subito il 19/3 quando la visita a Lecco dell'Assessore Regionale all'Ambiente Claudia Terzi ha permesso all'assessore all'Ambiente della Provincia di Lecco Carlo Signorelli di consegnare direttamente l'OdG sopraccitato, chiedendone una immediata applicazione attraverso una moratoria che tenga "congelate" le pratiche in corso riguardanti in modo particolare la Val Varrone, già duramente interessata da tali interventi.
Nel frattempo Legambiente ha presentato un’osservazione alla variante del PTCP della provincia di Lecco per chiedere l'elaborazione e introduzione del Piano di Bilancio idrico, come ha fatto la Provincia di Sondrio.
Da ultimo l'on. Veronica Tentori del PD ha presentato al Ministro dell'Ambiente un’interrogazione per chiedere l'applicazione di quanto contenuto nell'OdG approvato all'unanimità dal Consiglio provinciale di Lecco.
Legambiente esprime soddisfazione perché si è sviluppata un’azione in precedenza trascurata: la costruzione di un rapporto tra i cittadini, i comitati, le associazioni, le amministrazioni, i politici, per dar vita ad una mobilitazione comune che contrasti l’assalto speculativo. La spinta è venuta dal basso ed ha sviluppato energie ed unità necessarie anche per trovare alleanze con chi subisce la pressione di queste eccessive e dirompenti richieste di captazione, per un fronte comune che faccia pressione sui legislatori e sui tecnici incaricati di esaminare le pratiche.
Purtroppo però alle promesse non sono ancora seguiti fatti che mostrino un reale cambiamento: gli escavatori hanno risalito il letto del torrente Varrone invece di percorrere la strada, quindi per ora nessuna moratoria e qualche autorizzazione da verificare.
I Comitati si augurano che gli Enti coinvolti mantengano le promesse traducendo in atti amministrativi e legislativi le parole scritte e pronunciate, a cominciare dall’imminente Conferenza dei Servizi in Provincia che si esprimerà su uno dei progetti nella Val Marcia. 

a cura di Costanza Panella