RIFLESSIONE E PROPOSTE PER LA DISCUSSIONE E LA PRESENTAZIONE IN SEDE VAS
PARCO
MINERARIO A NOVATE MEZZOLA
La mia annotazione parte
da un fatto storico del 1793 quando il potere dominante violò le leggi a Novate
M. arrestando gli ambasciatori francesi qui di passaggio in un territorio di
confine per una trattativa: potrebbe darsi il caso che oggi la pressione del
potere economico riesca ad aggirare le leggi in materia ambientale?
I presupposti ci sono e solo la partecipazione, la
conoscenza e il rispetto delle norme possono mettere sui giusti binari la
proposta di Accordo di Piano che parte dopo 10 anni di "silenzio" sui
gravi problemi emergenti dall'area ex Falck. Le Amministrazioni pubbliche nel
maggio del 2013 ricevono dalla Novate Mineraria un progetto industriale
denominato "Parco minerario produttivo" finalizzato allo sviluppo
locale e così la Provincia di Sondrio, il Comune di Novate Mezzola, la Riserva
Pian di Spagna e Lago Mezzola e la Comunità montana della Valchiavenna hanno
ritenuto di condividere l'iniziativa sottoscrivendo (24 settembre 2014) un
Protocollo d'Intesa per poter perseguire e sviluppare attraverso una
procedura integrata e coordinata gli obiettivi in esso ritenuti prioritari,
dopo che la R.L. aveva aderito alla proposta di AdP non avente rilevanza
regionale con DGR 1610 del 04-04.2014.
L'avvio del procedimento di predisposizione
dell'AdP viene pubblicato dal 10 al 25 ottobre 2014 e in quel periodo la Ditta
ha depositato documentazione integrativa e di aggiornamento.
Il 31/10/2014 la Provincia di Sondrio dà avviso
dell'avvio della procedura di VAS per la proposta di predisposizione dell'AdP
per la riqualificazione dell'area ex Falck, la coltivazione delle aree
estrattive di granito sanfedelino e la sistemazione ambientale delle aree di cava
in comune di Novate Mezzola.
Autorità procedente per l'Amministrazione
provinciale la Dr.ssa Susanna Lauzi; Autorità competente Dr. Daniele Moroni;
Autorità competente in materia di SIC e ZPS la R.L. DG Ambiente Energia e
sviluppo sostenibile; -U.O Parchi tutela della Biodiversità e Paesaggio.
La stessa sera del 31/10 durante un’assemblea
pubblica Novate Mineraria espone, in modo generico e non approfondito, i
termini del progetto.
Il
18/11/2014 si è tenuta in Provincia di Sondrio la I conferenza VAS in un clima
sbrigativo e accondiscendente "risvegliato" solo dalle osservazioni
di Legambiente e di Arpa la quale,
vedi allegato, ha di fatto posto le basi per un approfondimento delle questioni
relative all'inquinamento e contaminazione delle acque dal momento che: "non
è possibile esprimere un parere compiuto sulla VAS inerente all’oggetto in
quanto tra la documentazione messa a disposizione sul sito SIVAS non è compresa
la valutazione di compatibilità tra le opere in progetto e quelle realizzate
per la messa in sicurezza permanente del sito; opere che non risultano,
peraltro, collaudate.
Come sempre la fretta è cattiva consigliera.
Per
fortuna l'importanza della posta in gioco ha creato le condizioni per la
costituzione di un Comitato Salute Ambiente Valli e Lago che si sta
impegnando per raccogliere informazioni, sensibilizzare la popolazione e
presentare osservazioni nella procedura VAS.
Prima ancora di entrare nel merito del progetto Parco minerario San
Fedelino, è necessario avere l'esatta situazione dello stato chimico e fisico
dell'area ex Falck considerata dalla R.L. area contaminata e quindi da assoggettare
a caratterizzazione propedeutica ad un auspicabile Piano di Bonifica e quali
siano le influenze sull'ecosistema della Riserva Pian di Spagna e lago Mezzola considerata
dal DM. 30 aprile 2014 Zona Speciale di Conservazione (ZSC) della regione
biogeografica alpina, non citata nei documenti VAS del presente progetto.
Altra
verifica importante sarà quella derivante dalla valutazione di incidenza
degli atti in esame che interessano le ZPS e i SIC presenti, con "la
necessità di garantire azioni improntate alla sostenibilità ambientale e
caratterizzate da un alto livello di garanzie ambientali data l'elevata qualità
ambientale delle aree ricomprese nella Riserva Naturale Pian di Spagna-Lago
Mezzola il cui perimetro ricomprende le aree da riqualificare"(vedi
DGR 4 Aprile 2014-n.X/1670).
Dopo il deposito in data
17/12/2014 del RAPPORTO AMBIENTALE, della Sintesi Non Tecnica e della Relazione
tecnica, si è registrata una presa di posizione del Presidente della Provincia
di Sondrio, nonché Sindaco di Chiavenna, che ha annunciato la convocazione di
un’assemblea pubblica a metà di gennaio. Obiettivi di tale assemblea saranno di
informare e rispondere agli interrogativi sollevati dal Comitato popolare e da
altri soggetti, ritenendo opportuno avviare un percorso per valutare la sostenibilità
dell’iniziativa che coniuga la riqualificazione produttiva dell’area ex
Falck con quella estrattiva. Ciò a suscitato una reazione scomposta e
ricattatoria da parte della ditta proponente, la cui serietà si è già misurata
nel mancato rispetto della convenzione sottoscritta nel 2006, con scadenza nel
2011, per la cessazione dell’attività e la delocalizzazione del frantoio fuori
dai confini della Riserva Naturale. La valutazione d’incidenza per la
dismissione dell'impianto di lavorazione inerti di proprietà della soc. Novate
Mineraria è tuttora sospesa perché lo studio presentato dalla società presenta
delle carenze sui contenuti (vedi lett. 02/12/2014 della Riserva al Comune di
Gera Lario che aveva convocato Conferenza di Servizi sull'argomento).
La
pausa delle festività permette di fare ulteriori riflessioni sulla VAS in corso
e di stendere un ulteriore documento con osservazioni e proposte da presentare
alla Provincia di Sondrio, alla programmata assemblea pubblica di Chiavenna e
all’audizione in Regione proposta dal nostro Presidente regionale Damiano Di
Simine.
Interrogativo
preliminare: perché la Regione (vedi DGR X/1610 del 04/04/2014) aderisce alla
proposta di Accordo di Programma in esame e non si fa carico di coordinare il
complesso percorso il cui esito positivo dovrebbe costituire interferenza con
la Riserva Pian di Spagna e lago di Mezzola e variante al PTCP e al Piano Cave,
per i quali l' ultima parola spetta alla Regione stessa?
Convenendo
con la Provincia di Sondrio, la Comunità montana Valchiavenna e il Comune di
Novate Mezzola, sulla necessità di avviare un percorso per valutare la
sostenibilità dell’iniziativa che coniughi la riqualificazione produttiva
dell’area ex Falck con quella estrattiva, la nostra posizione sarebbe quella
che, in mancanza di dati certi che garantiscano l'assenza di contaminazione
indotta dall'area ex Falck a danno della salute pubblica e dell'ecosistema in un’area
di grande pregio ambientale (ZSC Zona Speciale di Conservazione
-v.D.M.30-4-2014 e zona Ramsar) e in presenza di elementi che rendono
incompatibili il funzionamento di una fabbrica di conci sull'area ex Falck
strettamente connessa con la Riserva naturale e con la Z.S.C., la
sostenibilità dell'iniziativa di mutare la destinazione d'uso dell'area ex
Falck non abbia solide gambe per sostenersi.
Per
i pericoli d’inquinamento chiediamo che:
a)
sia installata una stazione per la rilevazione della qualità dell'acqua alla
confluenza nel lago di Mezzola del canale proveniente da Pozzo di Riva che
scorre alla base del muro di cemento di contenimento dell'area ex Falck;
b)
vengano fornite tutte le più aggiornate informazioni sullo stato del suolo con
precise analisi stratigrafiche e chimiche e delle acque;
c)
si proceda ad una verifica della salute dei pesci del lago di Mezzola;
d)
sia garantito il rispetto dei valori di concentrazione limite accettabili nel
suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee (vedi tabella A DM 471/99) sia
dentro che fuori l'area Falck, in particolare verso il canale in uscita dal
Pozzo di Riva che fa da confine con la Riserva Naturale.
A
tal proposito si nota, salvo errore, come nel Documento di Scoping e nel
Rapporto Ambientale non sia stato messo in evidenza che il perimetro dell'area
ex Falck verso il sopracitato canale rappresenti il confine di un quadrilatero
di area alla foce del Mera nel lago di Mezzola, che una delibera del Consiglio
Regionale in data 22/12/1999 (v. all.) ha classificato come fascia di
rispetto della Riserva a Riserva naturale. È vero che i passati gestori
della Riserva non hanno mai avuto il tempo né la volontà d’inserire i contenuti
di questa delibera nel loro Piano, forse perché chiedeva la modifica delle
norme tecniche relative alle strutture da destinare alla zootecnia, che debbono
conservare piccole dimensioni e inserirsi armonicamente nel contesto rurale
esistente.
Alla
fine del ragionamento si può dedurre che non sia possibile coniugare la
riqualificazione produttiva dell’area ex Falck con quella estrattiva per
A)
l'oggettiva esistenza di: a) un’area a Riserva naturale confinante con la citata
area; b) una contigua area residenziale sull'altro lato dell'area ex Falck, con
villette familiari di recente insediamento;
B)
possibilità di autonoma attività estrattiva con messa in sicurezza e
riqualificazione ambientale delle pendici;
C)
indipendentemente dalla mancanza di dati su rumori e polveri, si evidenziano
maggiori costi nella lavorazione dei conci a Novate per il doppio tragitto di
arrivo e partenza del cemento necessario;
D)
i riflessi negativi indotti sull'attività turistica intorno al lago di Mezzola
anche per la mancata prospettiva di valorizzazione della naturalità intorno a
San Fedelino, con tutto il suo fascino di valori e di contenuti storici.
La
scelta è fra la buona gestione e la sostenibile disponibilità delle grandi
valenze ambientali della Riserva Pian di Spagna e Lago Mezzola, presenti anche
qui nel quadrilatero di San Fedelino e una pur interessante attività
industriale che può essere esercitata più razionalmente a sud di Lecco. In ogni
caso la prospettiva di occupazione è molto ridotta rispetto a quella che già
ora fornisce il settore turistico (vedi ristorazione sul lago di Mezzola, a
Dascio, nel canale finale della Mera e nei lidi di Novate e Verceia) avviato ad
una fase di crescita se sostenuto da una seria politica di settore e dalla
garanzia della salubrità dell'aria e dell'acqua, ma che potrebbe venir meno in
caso di una forzata attività industriale dai contorni incerti.
21 dicembre 2014
Pierfranco Mastalli
0 Comments:
Posta un commento
<< Home