DOMANDE SULLA NUOVA CONVENZIONE CON HEP
CENTRALE
ORRIDO DI BELLANO
Le
osservazioni espresse dal Circolo Lario sponda orientale all’amministrazione e
ai consiglieri prima del Consiglio del 29 novembre 2013 che ha approvato la
convenzione tra il Comune di Bellano e l’Hydro Energy Power che utilizza le acque del Pioverna per produrre energia
elettrica.
Nel metodo riteniamo un errore non aver
tenuto fede all’impegno pubblicamente assunto di discutere in un incontro con i
cittadini l’accordo raggiunto dopo faticosa trattativa.
E’ così mancata una fondamentale
occasione di confronto nella quale l’amministrazione avrebbe certamente avuto
modo di spiegare i vantaggi dell’accordo, chiarirne i punti critici e quelli
che – ad oggi - non paiono sufficientemente approfonditi.
I tempi (la mattina del giovedì per il
venerdì) e le modalità non potevano consentire un’effettiva consultazione e
hanno reso di fatto impossibile il confronto con i cittadini, le associazioni e
i numerosi soggetti che, nel corso del tempo, hanno maturato interesse e
competenze su un tema tanto sentito e rilevante per il futuro di Bellano.
Nel merito, considerato il poco tempo
concesso, esponiamo le nostre domande e osservazioni:
La riqualificazione dell’Orrido,
presentata come elemento centrale dell’accordo, non è supportata da un
documento preliminare alla progettazione o altro dispositivo tecnico che ne
fissi le linee guida, i vincoli, e l’ordine di grandezza dei costi, come da
prassi nell’ambito di una scrittura vincolante per le parti.
Art. 2
Quali sono gli elementi che dimostrano
la convenienza della sostituzione dei canoni previsti dal RD 1775/1933, allora
intesi in aggiunta alla cessione di energia?
Le procedute tecniche dovrebbero essere
parte integrante della convenzione e non rimandate ad accordi tra tecnici del
comune e HEP visto che a carico del comune restano le opere a valle del punto
di consegna.
Che cosa significa l’affermazione: “il
quantitativo potrà essere aumentato e diminuito in relazione a mutamenti
normativi o interpretativi”?
La rivalutazione da 230.000 a 300.000 Kwh
rispetto alla convenzione precedente è proporzionale all’aumento di produzione
dovuto alle opere abusive poi sanate? Nella DGR 3327/2011 si legge infatti che,
nell’impianto in progetto, rispetto all’impianto esistente, la portata media è
aumentata di una volta e mezza e la massima è più che raddoppiata e che la
potenza media di concessione è passata da 1736 a 2542 KW.
Art. 3
50.000 euro in 5 anni ci sembra un
importo non adeguato rispetto alle opere necessarie per un vero programma di
conservazione e valorizzazione del sito dell’Orrido, degli edifici e dei
manufatti che contiene (Ca’ del Diavol, passerelle, aree verdi, impianti…).
Sulla base di quali elementi questo
importo è da ritenersi proporzionato alle maggiori entrate che HEP realizza
dopo il rinnovo degli impianti?
La rinuncia all’esposizione della
vecchia turbina fa venir meno un elemento di sicuro interesse nell’ambito del
rinnovato percorso di visita dell’Orrido.
Non si fa cenno, nella determinazione
della compensazione monetaria, al limite inferiore delle ore di funzionamento
della cascata.
La certificazione da parte del Comune
che i lavori realizzati sono stati correttamente eseguiti secondo i
provvedimenti autorizzativi concessi riguarda esclusivamente provvedimenti del Comune
e quali?
L’impegno che il Comune assume di
pubblicizzare anche con targhe, a sue spese, i vantaggi che derivano dalla
presenza dell’impianto appare del tutto fuori luogo e sproporzionato rispetto
agli impegni presi da HEP.
Art. 4
Qui il Comune concede, senza evidente
contropartita, la deroga al Decreto del Ministero per la pubblica istruzione
del 13/6/1953 che prescrive il funzionamento della centrale nei soli giorni
feriali, ad eccezione del periodo di magra.
Il Comune inoltre rinuncia alla facoltà
di ottenere un rilascio supplementare del DMV come previsto dalla DGR
3327/2011.
Nella medesima DGR la regione fissa al
20% della portata media il DMV (1282 l/s) nel periodo di apertura al pubblico,
prescrizione che viene ripresa nelle conclusioni della conferenza dei servizi
provinciale del 6/5/2011; nella convenzione invece, con l’esplicito beneplacito
del Comune, si interpreta il limite dei 1282 l/s come risultante dalla somma di
641 l/s all’opera di presa e 641 l/s al rilascio aggiuntivo della vasca; così
per il tratto dalla presa alla vasca viene garantito solo il 10% con buona pace
dei pesci, della biocenesi e del processo di ossigenazione naturale dell’acqua.
Con la rinuncia da parte del comune a richiedere in futuro un aumento del
valore totale, si ipoteca una possibilità anche di ampliamento della fruizione
turistica del percorso dentro l’Orrido oltre la cascata.
Nel poco tempo a disposizione abbiamo
formulato questi dubbi e osservazioni critiche in ragione del lungo lavoro di
studio e documentazione svolto dalla nostra associazione su questo tema.
Manca però il tempo per un riscontro e
per la necessaria discussione e partecipazione che richiederebbe un atto così
importante che vincola il Comune per 15 anni, ben al di là del mandato
dell’Amministrazione che lo sottoscrive.
Possiamo solo augurarci che i
Consiglieri questa sera discutano il testo dell’accordo rinviandone
l’approvazione dopo che lo stesso sarà stato oggetto di una consultazione non
puramente formale dei cittadini.
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