X CONGRESSO DI LEGAMBIENTE
11-12-13 DICEMBRE A MILANO PRESSO LA EX ANSALDO DI P.TA
GENOVA
Al centro il tema del cambiamento che oggi è
divenuto possibile grazie alle trasformazioni avvenute nella società attiva,
nella coscienza e nella pratica dei cittadini e nella crescita dell'economia
verde. Interventi anche dei presidenti dei nostri due Circoli.
Un messaggio di speranza oggi più che mai fondato sui
fatti: dallo sviluppo delle fonti rinnovabili, malgrado il passo indietro
dell'intervento legislativo, alla diffusione di iniziative di economia
condivisa a partire dal trasporto urbano. Il Congresso ha raccolto le sfide
dell'economia circolare, con il recupero di materia ed energia, e della
rigenerazione urbana che coniuga l'efficienza energetica e la fine del consumo
di suolo con una attività edilizia sostenibile.
Legambiente ha il suo primo presidente nazionale
donna, una giovane donna, Rossella Muroni, che è una guerriera pacifista, una
leader molto amata che sa parlare dei suoi figli, della sua vita e delle sue
scelte mescolandole al grandioso, tragico, ma pieno di speranze, quadro del
mondo che i potenti e gli umili stanno disegnando tra la Siria e la COP21 di
Parigi. È anche per questo che Legambiente ha rilanciato il voto amministrativo
agli stranieri residenti da almeno 5 anni, importante anche per
responsabilizzare tutti rispetto al tema del territorio.
Rossella Muroni ha detto chiudendo il Congresso:
«L’ambientalismo non è più un tema elitario. Deve arrivare nelle piazze. Il
movimento ambientalista ha oggi nelle mani una grande possibilità. Quella di
promuovere una vera rivoluzione pacifica. La Green society è forte e pronta a
contribuire realmente al cambiamento con la forza dirompente delle idee. L’era
del cambiamento non è un titolo a caso scelto per questo congresso: siamo
convinti, infatti, che ci siano già le risorse, i talenti, le potenzialità e le
passioni per cambiare questo Paese e renderlo più sostenibile, anche grazie a
ricette economiche innovative in grado di creare nuova occupazione qualificata
e duratura».
Il nuovo direttore Stefano Ciafani ha ricordato il
ruolo fondamentale che l’associazione, con la sua capillare rete territoriale,
ha avuto nel contribuire a cambiare in meglio il Paese: «La battaglia per
l’approvazione della legge sugli ecoreati è in gran parte frutto del lavoro che
Legambiente ha portato avanti per 21 anni contro le ecomafie. Abbiamo saputo
coinvolgere e fare squadra con realtà anche molto diverse da noi senza mollare
mai l’obiettivo. Legambiente è stata utile al Paese in questa battaglia di
civiltà come nella battaglia contro i cambiamenti climatici. La grande
mobilitazione per il clima, la manifestazione del 29 novembre a Roma e in tante
piazze d’Italia, è stata un successo al quale, ancora una volta, abbiamo
contribuito in maniera determinante. Ma le sfide sono ancora numerose e
importanti e Legambiente non si tirerà certo indietro. Saremo sempre in prima
linea in tutte le battaglie necessarie per cambiare in meglio il nostro Paese».
Edoardo Zanchini, confermato vicepresidente, si è
soffermato sugli esiti della conferenza sul clima: «A Parigi il mondo si è
messo in marcia. Una marcia irreversibile verso un futuro rinnovabile e libero
da fossili. E l’accordo è frutto anche della grande mobilitazione della società
civile globale, con il contributo importante di Legambiente in Italia. Ma non
possiamo certo fermarci qui. Da domani riprenderemo la nostra mobilitazione,
per far sì che l’Europa e l’Italia traducano in azione politica gli impegni
presi a Parigi. L’ambientalismo deve superare il momento di crisi che sta
attraversando, e per farlo deve saper valorizzare quei territori che già sono
centri propulsori di cambiamento e di modernità. E’ alle buone pratiche in atto
che occorre guardare: all’autoproduzione energetica, l’economia circolare, alla
rigenerazione urbana come alternativa al consumo di suolo. E allargare lo
sguardo al Mediterraneo tutto, perché è lì che si gioca una buona parte delle
sfide del mondo in cui viviamo, a cominciare dai cambiamenti climatici, la
questione dei migranti, della solidarietà e della pace».
0 Comments:
Posta un commento
<< Home