IL CIGNO

14 giugno 2011

REFERENDUM 2011: 4 VOLTE SI

QUORUM RAGGIUNTO!
VITTORIA SCHIACCIANTE DEI 4 SI

(clicca sull'immagine per ingrandire)

grazie di Quorum a tutti!

10 giugno 2011

COMITATO REGIONALE LOMBARDO “2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE”
COMITATO REGIONALE LOMBARDO “VOTA SI PER FERMARE IL NUCLEARE”
COMUNICATO CONGIUNTO
ACQUA E NUCLEARE : I Sì CHE AIUTERANNO L'ITALIA A CRESCERE
Lombardia: 1.000 piazze referendarie il 5 giugno

Oltre 100 associazioni nazionali e una miriade i comitati in Lombardia sostengono le campagne per i SÌ ai referendum che il 12 e 13 giugno chiameranno gli italiani al voto per il mantenimento dell'acqua pubblica e contro il ritorno dell'incubo nucleare. Un’enorme mobilitazione popolare ha aperto una contesa su questioni determinanti per il presente e il futuro del paese. Un confronto di questa portata va reso trasparente, limpido nelle sue implicazioni, così che il diritto di voto si svolga con una solida presa di coscienza e la scelta non venga inquinata da torbide manovre politiche.
Mentre il Presidente Napolitano ha rivolto un appello al mondo dell’informazione per sostenere il diritto alla partecipazione dei cittadini, il governo ha paura del voto popolare e cerca di impedire il raggiungimento del quorum: prima rifiuta di accorpare i referendum alle elezioni amministrative, poi cerca di cambiare le carte a partita iniziata, nella speranza di depotenziare lo strumento referendario e di sequestrare il diritto di voto popolare per abrogare leggi non condivise, infine impedisce l’informazione pubblica sui referendum.  Si tratta di una vera e propria congiura per intaccare la democrazia, che però non ha possibilità di successo di fronte alla mobilitazione popolare.
I comitati per l’acqua pubblica e contro il nucleare portano avanti la campagna referendaria con determinazione. I referendum si faranno, tutti devono essere informati sui loro contenuti, tutti devono potersi esprimere su scelte determinanti per la vita di ognuno di noi. Chiamano perciò tutti i cittadini lombardi a mobilitarsi da subito per il raggiungimento del quorum, in tutte le forme partecipative, creative e democratiche che attraversano una storia di democrazia che ha fatto della nostra regione un punto di riferimento in ogni svolta del Paese. I due comitati lanciano una forte chiamata di responsabilità e impegno: ognuno è tenuto a compiere il proprio dovere civico e ad apporre una croce definitiva sui Sì che apriranno una nuova fase nel Paese.
Per questo saremo insieme il 5 giugno nelle piazze di tutta la Lombardia, con banchetti, gazebo, eventi, e ci mobiliteremo insieme per coinvolgere creativamente dal basso tutti i cittadini affinché abbiano coscienza che il 12-13 giugno si vota per un futuro che è loro diritto determinare. Perché
Votando SÌ si dice acqua pubblica,
Votando SÌ si dice no al nucleare,
ma con tre SI si legge democrazia!

PER UNA INFORMAZIONE CONSAPEVOLE
QUALE FUTURO PER L'ACQUA BENE COMUNE ANCHE NELLA NOSTRA PROVINCIA?

Venerdì 27 maggio presso la sala consiliare di Dervio si è svolto l‘incontro “Quale futuro per l’acqua bene comune anche nella nostra provincia – Per una informazione consapevole” organizzato dal Comitato referendario intercomunale Lario orientale allo scopo di diffondere informazioni sul tema e di contribuire alla ricostruzione di un tessuto sociale che, nella relazione tra cittadini e amministratori, si riappropri del governo dei beni comuni e più in generale della politica.
Dopo la visione del video “Acqua Bene Comune”, realizzato da Margine Operativo di Roma, che racconta la storia e le ragioni per l’acqua pubblica, le voci e gli interventi degli attivisti dei movimenti per l’acqua con i dati che fotografano la situazione italiana e mondiale. Tra gli intervistati: Rosario Lembo, Paolo Carsetti, Stefano Rodotà, Alex Zanotelli, Erri De Luca, Marco Bersani e Paolo Rossi.
La serata è proseguita con Marco Molgora sull’iter legislativo che ha portato al referendum e sui passaggi nella gestione dei servizi idrici avvenuti in provincia di Lecco: ruolo dell’Ato, di Idrolario e Lario Reti Holding, il ruolo dei Comuni.
Il costo del Bene Pubblico è stato poi ripreso da Remo Valsecchi che ha spiegato e commentato i cambiamenti recenti della tariffa attraverso la lettura della bolletta.
Lo stato degli acquedotti, la qualità dell’acqua, la depurazione degli scarichi, la funzionalità anche sociale del servizio, le case dell’acqua, la mano predatoria sull’acqua con progetti speculativi, la necessità di un riordino dell’intero comparto che comprenda tutti gli usi che sul territorio vengono fatti dell’acqua, anche quella raccolta dalle dighe e quella derivata dai torrenti per la produzione di energia verde. Questi i temi toccati in uno scambio vivo tra i cittadini e gli amministratori presenti e i relatori, con la consapevolezza che è necessario continuare ad incontrarsi e discutere per fare rete.
Dalla serata è emersa con forza la necessità di non far mancare il quorum al referendum perché la prima condizione, per ogni altra azione virtuosa, è che l’acqua sia pubblica. È stata inviata una lettera aperta a tutti i sindaci dei Comuni del Lario orientale affinché sostengano e dichiarino il loro Sì per L’Acqua Bene Comune.
Il 12 e 13 giugno andiamo tutti a votare:
2 Sì per l’ACQUA PUBBLICA e 1 Sì per FERMARE IL NUCLEARE.

Per Comitato referendario intercomunale Lario orientale

Costanza Panella e Livia Mastrini

SABATO 14 MAGGIO A VARENNA
IL BEL PAESE SI SPECCHIA NEL LARIO

Grande partecipazione al Convegno organizzato dai circoli Legambiente di Lecco e della Sponda orientale del Lario che si è svolto nella prestigiosa Villa Monastero messa a disposizione dalla Provincia di Lecco che era rappresentata in sala dall’Assessore alla Cultura, Beni Culturali, Identità e Tradizioni Marco Benedetti e da Gianluca Bezzi, Assessore al Territorio, mentre il vicepresidente del Consorzio del Lario e dei laghi minori rappresentava i Comuni lariani.
Nelle intenzioni di Legambiente questo convegno è stato un ulteriore momento del lavoro di ricognizione e approfondimento sulle trasformazioni del Territorio e del Paesaggio del Lario, sviluppato in questi ultimi anni, con l’esame e la denuncia dei casi più eclatanti, con i contributi al processo partecipato della pianificazione regionale, provinciale e comunale, con le mostre fotografiche, con pubblici dibattiti.
C’è un problema di normativa ridondante ma insufficiente.
C’è il pericolo incombente del Decreto Sviluppo, considerati i contenuti espliciti di apertura alla privatizzazione e alla cementificazione di un bene paesaggistico primario quale la fascia costiera. Va ricordato che il Paesaggio è tutelato ai sensi dell’art. 9 della Costituzione ed è compreso nel Titolo I in quanto “principio fondativo” dell'ordinamento statale
C’è un problema nell’esercizio del controllo sul rispetto della normativa. Talvolta controllore e controllato coincidono o sono contigui.
C’è un problema nel modello di governo locale, di formazione degli amministratori e di coordinamento fra Comuni confinanti di tanto piccole dimensioni.
Occorre da un lato restringere le norme, dall’altro allargare la visuale. Bisogna ragionare sul rapporto tra paesaggio ed economia e su quello tra paesaggio e cultura e in questi nessi ritrovare il filo per l’identità dei luoghi e delle persone.
Ci hanno aiutato alcune testimonianze dal territorio, il dott. Alberto Negri responsabile dell’Incubatoio di Fiumelatte, Angelo Vergottini pescatore di Bellano, la dott.ssa Gaia Bazzi del C.R.O.S. Varenna, Luigi Castellano agricoltore di Perledo, Valentino Vitali, viandante.
Sono seguiti i contributi degli studiosi, l’arch. Lorenzo De Stefani del Politecnico di Milano i professori Eugenio Guglielmi e Alessandro Ubertazzi dell’Università di Firenze, Damiano Di Simine presidente di Legambiente Lombardia, il confronto introdotto da Pierfranco Mastalli fra l’arch. Crimella della Provincia Lecco e l’arch. Montanelli del Consorzio Lario e laghi minori sui contenuti dell’imminente Piano di settore del demanio della navigazione.
Lo scopo è quello di elaborare idee condivise su come orientare le trasformazioni nel nostro territorio, idee e ragionamenti che possano ispirare una pianificazione ed una pratica amministrativa locale più competente, più trasparente e più responsabile, sostenuta dallo scambio con i cittadini e le cittadine, dalla collaborazione sovracomunale e tra i diversi livelli istituzionali.
Il titolo del Convegno richiama a questa sfida con l’attenzione rivolta a non riflettere esempi negativi; la stessa foto scattata da Sara Scaranna, curatrice con Eugenio Guglielmi della mostra fotografica esposta in sala insieme con quelle delle mostre curate dal Circolo del Lario Orientale, esposte nel loggiato, evoca una situazione inquietante, con uno spettro della speculazione e del cattivo gusto che si aggira fra le mura dell’antico castello, purtroppo già materializzato nelle vicinanze.
È stato possibile assaggiare i formaggi con il miele, le confetture e l’olio ed acquistare i prodotti delle aziende agricole La Madonnina di Vendrogno e Conca Sandra di Perledo.
Il lungo pomeriggio si è concluso con l’ascolto di brani musicali composti da Liszt durante il suo soggiorno sul Lario eseguiti da allievi del Conservatorio di Como.
Le relazioni sono pubblicate all’indirizzo:
 www.sentierodelviandante.it/Convegno.php

Costanza Panella – Circolo Lario Sponda Orientale

SABATO 21 MAGGIO A MANIFESTA A BELLANO
“SOPRA IL PANNOLINO NIENTE”

In occasione della prima partecipazione del circolo di Legambiente Lario Sponda Orientale  alle giornate di “Manifesta 2011” presso il Palasole a Bellano, si è tenuta nel pomeriggio di sabato 21 maggio una baby sfilata “sopra il pannolino niente”, al fine di mostrare una valida alternativa ai pannolini usa e getta promuovendo  uno stile di vita sostenibile con l’ambiente. Dodici bambini, dai 4 mesi ai 3 anni, accompagnati da mamme e papà hanno percorso una piccola passerella tra il pubblico mostrando con entusiasmo e simpatia l’utilizzo concreto dei moderni pannolini lavabili: pratici, ecologici, economici e molto belli e divertenti da indossare.
Grazie alla collaborazione con le mamme dell’associazione “Non solo ciripà” è stato possibile  non solo  presentare le caratteristiche, i vantaggi e i vari modelli di pannolini ma anche lasciarli a disposizione del pubblico per poterli visionare e conoscere da vicino. Al termine della sfilata è intervenuto l’assessore all’ambiente del comune di Ballabio sig.Paolo Dell’Oro, sottolineando l’importanza di utilizzare questo tipo di pannolini al fine di ridurre notevolmente la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti dalle famiglie. È stato calcolato, infatti, che in tre anni un bambino consuma circa 6.000 pannolini usa e getta, che si trasformano in una tonnellata di rifiuti non biodegradabili. Accanto ai vantaggi per l’ambiente i pannolini lavabili assicurano un risparmio per le famiglie di circa 1.500 euro e sono più sani per la pelle dei bambini in quanto costruiti con materiali naturali e traspiranti che causano meno irritazioni e allergie. A sostegno delle famiglie per l’acquisto dei pannolini lavabili alcune amministrazioni comunali italiane hanno previsto l’erogazione di un contributo economico. Crediamo sia una buona strada da seguire per promuovere nuove abitudini di vita ecosostenibili.

Elena Fuse – Circolo Legambiente Lario Sponda Orientale