IL CIGNO

23 dicembre 2011

Buon Natale e Buon Anno!
NATALE
(David Maria Turoldo)

Ma quando facevo il pastore
allora ero certo del tuo Natale.
I campi bianchi di brina,
i campi rotti al gracidio dei corvi
nel mio Friuli sotto la montagna,
erano il giusto spazio alla calata
delle genti favolose.
I tronchi degli alberi parevano
creature piene di ferite;
mia madre era parente
della Vergine,
tutta in faccende
finalmente serena.
lo portavo le pecore fino al sagrato
e sapevo d'essere uomo vero
del tuo regale presepio.

TESSERAMENTO 2012
GIÙ AL CIRCOLO
Perché associarsi e collaborare con Legambiente? Legambiente vista da un giovane tesserato

Michele, giovane ventenne, da poco tempo frequenta il circolo di Legambiente Meratese, pur essendo tesserato all’associazione da molti anni. Ha voluto condividere con noi le sue motivazioni che l’hanno portato all'impegno ambientalista. Per tutti quelli che vorrebbero iscriversi e partecipare, ma ...

Mi era capitato di entrare in contatto con Legambiente già anni fa, in occasione di alcune esperienze di lavoro internazionali in Italia e Francia, ma quest’anno mi sono detto: “Perché non fare di più, se si può?” Negli ultimi anni le campagne di mobilitazione per l’ambiente si sono susseguite sempre più numerose, eppure pare che la sensibilizzazione delle persone sul problema “ambiente” rimanga sempre un problema centrale per il movimento ecologista. Il modello comunicativo imposto dai mass-media (in Italia come nel mondo) è tutto giocato sulla “caccia all’istante”, in base alla quale un evento eclatante ed esplosivo (quale può essere anche una mobilitazione in difesa dell’ecosistema) viene tenuto in considerazione fino a quando il pubblico non si “stufa”, per poi essere gettato nuovamente nel mare dell’oblio. Così, ciò che dovrebbe costituire un criterio per guidare l’uomo nel suo rapporto con l’ambiente verso un futuro sostenibile viene considerato come un semplice punto sulla linea del tempo … e di punti, si sa, ce ne sono tanti e indistinguibili.
Ho deciso di far parte del circolo Legambiente di Paderno per contrastare questa logica, per far sì che il problema ambientale raggiunga il cuore e la sensibilità delle persone attraverso una serie di attività piccole, ma concrete; semplici ma quotidiane. Raccolte di materiali riciclabili, escursioni sul territorio e organizzazione di piccoli eventi nei Comuni sono solo alcuni esempi delle varie forme in cui si può agire nel piccolo con un fine più grande. Le grandi manifestazioni sono importanti occasioni per mostrarsi al mondo, ma è attraverso le iniziative locali che le persone imparano ad apprezzare veramente la splendida varietà naturale in cui si trovano. Varietà colorata e multiforme di cui noi stessi facciamo parte, che noi tutti vogliamo preservare, difendere, che noi tutti
vorremmo vivere ogni giorno di più.

Per tesserarsi a Legambiente contatta il circolo più vicino:

LEGAMBIENTE LECCO: lecco@legambiente.org, Tel 0341 202040.

LEGAMBIENTE MERATESE: meratese@legambiente.org, Cell 333 3253774; il circolo si riunisce il martedì dalle 21.15 in poi presso la sede di piazza della Vittoria 8 (dietro la biblioteca)

LEGAMBIENTE LARIO SPONDA ORIENTALE: lario.lombardia@legambiente.org, Tel 0341 820586.

653 DELEGATI DI CUI 80 DALLA LOMBARDIA
GRANDE PARTECIPAZIONE AL CONGRESSO NAZIONALE A BARI
Il 2, 3, 4 dicembre si è svolto il Congresso nazionale di Legambiente nel Sud, dal titolo “capire il futuro per cambiare il presente. La forza dell'ambientalismo per vincere le sfide del mondo moderno”. L’ambiente, in tempo di crisi, può diventare il perno del cambiamento della società e dell’economia.

Ancora una volta una grande e rigenerante celebrazione, dove tutti, dal dirigente storico al delegato del più piccolo circolo prendono la parola e sono ascoltati. Tanti gli ospiti importanti, incoraggiante la relazione della ministra del Baden-Wurtenberg, primo stato al mondo ad avere un presidente verde, intenso il discorso di Don Ciotti, lettura del messaggio del Presidente Napolitano.
Il ricordo è andato più volte ai compagni perduti recentemente Angelo Vassallo, Cesare Donnhauser, Angelo Di Carlo e Nanni Laurent. Commovente la testimonianza di Antonio Vassallo, il figlio, che ha detto di sentirsi a casa tra noi.
Ancora prevalenti gli interventi maschili, ma più numerosi che in precedenza quelli delle donne, come pure la loro presenza al tavolo della presidenza.

“Rinnovabili, trasporti pendolari, città, Mediterraneo, volontariato, diritti. L’agenda di Legambiente per i prossimi quattro anni.
Chiudere le centrali più inquinanti, a partire da una moratoria per il carbone; difendere i diritti dei pendolari; ripartire dalle città e dalle aree metropolitane rafforzando la nostra azione associativa e le nostre proposte politiche; rilanciare il nostro lavoro sul Sud e verso il Mediterraneo; realizzare un servizio volontario per la prevenzione del rischio idrogeologico; sostenere la legge per i diritti civili ed elettorali alle amministrative degli stranieri.
Ecco in sintesi gli obiettivi fissati da Legambiente per i prossimi anni, a conclusione del suo IX congresso nazionale con la riconferma di Vittorio Cogliati Dezza e Rossella Muroni rispettivamente presidente e direttrice generale di Legambiente.
Eletti  due nuovi vice presidenti: Stefano Ciafani, responsabile scientifico e Edoardo Zanchini, responsabile Urbanistica e Rinnovabili dell'associazione e la riconferma di Andrea Poggio a vice direttore ed Ermete Realacci a presidente onorario.”

Questo e altro trovate sul sito www.legambiente.it insieme alle relazione del Presidente e della Direttrice a tante foto e ai video della Nuova Ecologia.

IL 14 DICEMBRE 2011  IN REGIONE PREMIATI I COMUNI RICICLONI DELLA LOMBARDIA
SULLA SPONDA ORIENTALE DEL LARIO SOLO LIERNA E DORIO ENTRANO NELLA CLASSIFICA

Nell’occasione della premiazione dei Comuni Ricicloni della Lombardia proponiamo ancora una volta il tema dei rifiuti anche ai Comuni che si affacciano sulla sponda orientale del nostro lago. Qui possono fregiarsi del titolo di Comune riciclone solo Lierna e Dorio avendo superato nel 2010 il 65% di raccolta differenziata, obiettivo posto dal legislatore per il 2012. Dervio è rimasta fuori per poco (64,9%). Da notare che Dorio ha una produzione notevole di rifiuti per abitante (744 kg/ab) che ha contribuito ad abbassare l’Indice di buona gestione, portandolo così in coda alla classifica.
I Comuni possono richiedere a Legambiente lombardia@legambiente.org  i parametri loro assegnati sulla base dei questionari sottoscritti dai Sindaci.
La provincia di Lecco è vicina all’obiettivo del 60% di raccolta differenziata previsto dalla legge per il 2011 ma la via sembra essere sempre più difficile: la percentuale (59,1%) non è variata tra il 2009 e il 2010 e il totale di rifiuti per abitante è aumentato rispetto al 2009 anche se rispetta l’obiettivo del Piano provinciale (dal 2006 al 2010 invece era diminuito mediamente di 2,5 Kg/abitante all’anno)
I risultati dei Comuni della nostra riva, compresi quelli della Valvarrone, sono molto vari. Se osserviamo il dato complessivo abbiamo il 54,2% di raccolta differenziata e 522,39 Kg per abitante di produzione complessiva di rifiuti a fronte dei 468,79 della media provinciale. Se invece guardiamo ai dati relativi ai singoli Comuni, scopriamo che la percentuale di raccolta differenziata va dal 74% al 27,5% e la produzione da 339 a 920 Kg per abitante. Quest’ultimo dato va valutato tenendo conto dei non residenti, ma non esistono dati precisi sulle seconde case e tantomeno sui periodi di fruizione delle stesse che invece le amministrazioni potrebbero rilevare facilmente.
Va osservato che le graduatorie di Legambiente non si sono fermate al dato della percentuale di raccolta differenziata, ma sono fondate su un indice di buona gestione che prende in considerazione 31 parametri tra cui la produzione di rifiuti per abitante, l’effettivo riciclaggio dei materiali differenziati, le iniziative di promozione di una efficiente raccolta. Un analogo indice è stato adottato dalla Provincia di Brescia per valutare i finanziamenti ai Comuni.
Una nota sulle variazioni percentuali di raccolta differenziata: Bellano, che nei primi mesi del 2010 ha introdotto il porta a porta, ha raggiunto il risultato migliore nella provincia, il 16,5%.
Amministrazioni e cittadini devono fare di più per differenziare e quindi riciclare preziose materie seconde per limitare lo spreco delle risorse naturali e contenere il consumo di energia a tutto vantaggio della nostra salute. Ma l’obiettivo più importante è quello della riduzione: meno imballaggi e contenitori usa e getta, meno acqua in bottiglia, acquisto di prodotti durevoli, riparazioni e scambi.

CORNIZZOLO: NO CAVA
COMUNICATO DEL 14 DICEMBRE DEL COORDINAMENTO CORNIZZOLO

Il Coordinamento Cornizzolo è formato da:
Civate: Amici di San Pietro - S.E.C. - ARCI Bellavista – IndignadosNoCava - GSG Civatese – Panbrios – Corale San Pietro al Monte ; Suello: Gruppo Difesa Natura - Parapendio Club Scurbatt - AGS; Valmadrera: SEV - OSA - CAI sez. Valmadrera – Legambiente Valmadrera ; Canzo: Cumpagnia di Nost - CAI sez. Canzo - Associazione Cacciatori - Atletica Triangolo Lariano - Ciclo Team Canzo - Gruppo Naturalistico della Brianza - K3 Volley Canzo A.S.D. - Karatè Do Canzo - Nonsoloturismo - Pubblica Assistenza S.O.S. - U.S.G. Canzese – Legambiente Prim’Alpe; Asso: Comitato no Cava Scarenna - CAI sez. Asso – Cima-Asso ; Caslino d’Erba: CAI sez. Caslino; Lecco: WWF – Qui Lecco Libera – FAI Sezione di Lecco ; Merone: Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ; Olginate : Associazione Dinamo Culturale ; Erba : CAI sez. di Erba ; Calco : Comitato Parco Locale Monte di Brianza ;  Galbiate : Associazione Pecora Brianzola ;  Varenna : C.R.O.S. (Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta)

Il Coordinamento Cornizzolo, anche in merito alle ultime notizie apparse sulla stampa locale, intende ribadire e sottolineare alcune posizioni.

1.     Non abbiamo mai, fino ad oggi, ricevuto richieste d’incontro da parte della Holcim. Vogliamo però, per evitare qualsiasi equivoco, ribadire che i nostri  interlocutori sono le Amministrazioni (Locali, Provinciali, Regionali), gli Enti del Territorio,  le Associazioni, i Gruppi e le popolazioni del nostro Territorio. Non abbiamo nulla di cui discutere o da condividere con l’Azienda Holcim, non abbiamo nulla da trattare con loro. La nostra posizione è sempre stata e sempre sarà chiara e precisa: il Cornizzolo è indisponibile a qualsiasi nuova escavazione e apertura di Cava (e lasciamo il termine “coltivazione” alle patate, al mais, ai pomodori…. Qui si parla di mine, vibrazioni, polvere, ruspe, roccia asportata e irreversibile devastazione del Territorio). Non esiste escavazione sostenibile sul Cornizzolo : i danni che ha già subito sono il limite ultimo e insuperabile; oltre a ciò non c’è sostenibilità alcuna ma solo la morte di questa montagna.
2.     L’Azienda ha firmato negli anni ’90 (fra il 1992 e il 1996) convenzioni quadro e particolari con alcuni comuni della Cintura del Cornizzolo, in cui si impegnava a limitare l’escavazione sul Monte Cornizzolo ad est della Valle Cepelline (adesione da parte della Holcim alla richiesta, poi ottenuta, di stralcio della Concessione Mineraria a ovest della Valle Cepelline fino a Civate)  e: ” a contenere lo sviluppo della attività estrattiva nel territorio, perché già ampiamente interessato dalla attività medesima; “
3.     Poco tempo dopo, negli anni ’98 -`99 contraddicendo quanto sottoscritto poco tempo prima, la stessa Holcim, attraverso una Azienda prestanome  con un nome bucolico quale “Agricola San Martino”  (che risulta a tutt’oggi proprietaria dei terreni) riusciva ad acquistare la maggior parte dei terreni che oggi sono  oggetto della  richiesta di apertura di una nuova cava, a prezzi modici e, col paravento dell’Azienda Agricola, senza troppa fatica. (Lasciamo a chi ci legge i commenti del caso).
4.     La Holcim poi,  presentava direttamente in Regione in data 28 Agosto 2000 la richiesta di apertura di una nuova Cava sul Cornizzolo in Comune di Civate, richiesta che veniva respinta da parte della Regione Lombardia e rimandata al mittente con le stesse osservazioni che tutto il territorio ( Provincia, Comuni, Gruppi e Associazioni, Cittadini) ha sostenuto: ragioni di carattere ambientale, naturalistico, culturale, storico, ….
5.     L’Azienda quindi da almeno 20 anni, ha sempre saputo che il Cornizzolo , una volta esaurita la Miniera Alpetto , sarebbe stato assolutamente indisponibile.
6.     Non può ora cadere dalle nuvole e usare l’ arma del ricatto occupazionale  : doveva  valutare nei 20 anni passati, ulteriori e diverse possibilità di approvvigionamento ambientalmente (vedi anche trasporto su ferro) ed economicamente compatibili.
7.     L’escavazione, le mine, le ruspe … rappresentano il passato, mentre tutte le Istituzioni Locali e tutte le istanze politiche, sociali, culturali e ambientali hanno disegnato e stanno sviluppando un presente e un futuro di valorizzazione ambientale, culturale e turistica sostenibile per il Cornizzolo,  creando nuova occupazione e sviluppo.
8.     L’Ecomuseo dei Monti e dei Laghi Briantei, l’inserimento nell’Unesco del gioiello storico, religioso e architettonico della Basilica di San Pietro al Monte, lo sviluppo di tanti progetti di valorizzazione ambientale, agro-silvo-pastorale, turistici e sportivi sono il presente e ancora di più il futuro di un territorio che ha assolutamente bisogno di salvaguardare le poche ma importantissime e “uniche” presenze culturali, architettoniche, paesaggistiche, storiche e naturali rimaste.
9.     Per questi motivi, e altri ancora ben conosciuti e che non stiamo a ripetere, chiediamo alla Provincia di Lecco:
a)    che venga definitivamente rigettata, come avvenuto 10 anni fa, la richiesta della Holcim di apertura di una nuova Cava sul Cornizzolo;
b)    che la scheda N.I.5 “Cornizzolo” venga stralciata dal nuovo Piano Cave provinciale in itinere;
c)    che sostenga e renda operante uno dei suoi Progetti Strategici del Territorio incluso nel suo Piano (PTCP) in vigore e precisamente “l’Ecomuseo dei Monti e dei Laghi Briantei” , comprendente la “Cintura del Monte Cornizzolo” ;
d)    che si impegni a far togliere dai potenziali ambiti estrattivi quello sul Monte Cornizzolo.