28 aprile 2014
25 APRILE
Laura
Conti, partigiana, medico, studiosa di scienza, scrittrice, divulgatrice, tra i
fondatori di Legambiente, racconta della sua esperienza nel campo di transito
di Bolzano dove era stata internata dopo l’arresto, nel libro “La condizione
sperimentale”.
Neppure per Antonio il cibo è cibo. Lui vorrebbe fare del cibo una cosa
diversa: uno strumento per riprendere dignità e responsabilità. Se potessimo
riallacciare i contatti col Comitato di liberazione di città, dice Antonio, il
Comitato troverebbe il modo di mandarci in Campo dei viveri: e questi, non solo
potremmo distribuirli fra i compagni, ma per di più farebbero abbassare i
prezzi del mercato nero. Ma davvero gli interessa tanto il cibo? Si è rintanato
nella mia cuccetta, e sottovoce sussurra: calcoli di calorie e di volume, il
massimo di calorie nel minimo di volume, per facilitare l’ingresso in Campo
degli aiuti della città. Per lui questo è un modo di contravvenire alla
disciplina del filo spinato, un antidoto contro il veleno nascosto nell'esca che ci viene tesa, o spalmata sul palmo della mano. Procurarsi altro cibo da
quello che ci concedono, equivale per lui a un’imboscata partigiana. E di più:
quel poco zucchero o burro che riuscissimo a procurarci, secondo i suoi piani,
ci darebbe delle responsabilità; la responsabilità di custodirlo, di
amministrarlo, di suddividerlo; la responsabilità di stabilire dei criteri per
la distribuzione, di fare delle liste di priorità, di controllare che nessuno
riceva zucchero per la seconda volta prima che sia di nuovo il suo turno, e
così via. Per Antonio il cibo sarebbe, volta a volta, una battaglia vinta, una
nuova responsabilità, il pilastro di una società organizzata, che intorno ad
esso costruirebbe i lineamenti di un’ordinata fisionomia, estraendoli dall'amorfo grigiore di una massa.
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I MULINI DI ORO
SETTIMANA DELLA BELLEZZA
Sabato 12 aprile alcuni volontari del Circolo
Legambiente “Lario Sponda Orientale”e una rappresentanza degli studenti e degli
insegnanti dell’Istituto scolastico “Mons. Vitali” di Bellano hanno collocato
sul ponte del Sentiero del Viandante sopra Oro un cartello che riporta la
storia dei mulini di Oro, di cui ancora si possono vedere i ruderi, raccontata
da un anziano testimone e tratta dal libro fotografico di Anna Bertarini e
Giancarlo Vitali “Un paese del lago”.
Un nuovo passo nella
esplorazione condotta negli ultimi anni
con i ragazzi e le ragazze della scuola media, di un percorso ricco di
storia e di valore paesaggistico ed ambientale fra Bellano a Oro. Lo scorso
giugno, in occasione della festa dei piccoli comuni, avevamo prodotto un
pieghevole su questo percorso che riassume molte delle caratteristiche del
nostro territorio.
Il piccolo evento si colloca nella Settimana della Bellezza, fra il 5 e il 13 aprile, nell’ambito
della campagna nazionale di Legambiente Italia, bellezza, futuro che compie
un anno e che è il nostro modo di narrare i territori, è la costruzione dal
basso di un contesto politico dentro il quale ricostruire obiettivi ed
alleanze, in un momento in cui la politica istituzionale fatica ad indicare
strade, a dialogare con le comunità. Da gennaio dello scorso anno infatti, abbiamo mobilitato intorno
alla proposta di legge per la bellezza (clicca qui per leggere la proposta di Legambiente)
l’interesse del mondo politico, tanto da essere riusciti nell'obiettivo di
farla presentare in Parlamento, dove è in attesa di essere discussa dalla
commissione competente.
#ItaliaNOogm
UNA BUONA NOTIZIA
Il Tar del Lazio vieta la coltivazione di mais OGM sul territorio
nazionale. Vittoria per l'agricoltura italiana di qualità, ma non possiamo
abbassare la guardia.
Seguendo il
principio di precauzione, il Tar del
Lazio ha bocciato il ricorso dell'agricoltore friulano Giorgio Fidenato
che pretendeva di coltivare liberamente mais Mon 810. E' una sentenza storica,
il Tar ha evidenziato tutte le possibili ricadute negative sull'ambiente, una
grande vittoria per l'agricoltura italiana di qualità. Ma la battaglia non è
finita. Ora tocca all'Unione Europea
dotarsi di norme che consentano agli Stati membri di vietare le coltivazioni OGM
e tenere in considerazione le ragioni di tutti i cittadini che
scelgono un'alimentazione sana, di qualità, nel rispetto degli equilibri
naturali e sociali.
pagina sui Rischi e Bugie sugli OGM
NO AL TRAFFICO MOTORIZZATO SU SENTIERI, MULATTIERE, BOSCHI E PASCOLI
UN’ALTRA
BUONA NOTIZIA
Dopo le 30.000 firme alla petizione
lanciata dal CAI, la proposta di modifica della legge è stata ritirata.
La petizione lanciata dal CAI Lombardia sul traffico
motorizzato su sentieri, mulattiere e boschi contro la modifica di alcuni
articoli della Legge regionale 31/2008, il testo unico delle leggi regionali in
materia di “agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”, all'art. 59 vieta
il transito dei mezzi motorizzati su tali strade, sulle mulattiere e sui
sentieri nonché in tutti i boschi e nei pascoli ad eccezione di quelli di
servizio, di quelli autorizzati dalla Regione sui terreni appartenenti al
patrimonio forestale della stessa e di quelli autorizzati in base al
regolamento comunale.
Con la proposta di modifica si voleva introdurre una deroga
per consentire agli enti proprietari di autorizzare il transito temporaneo dei
mezzi motorizzati in base a un regolamento regionale da definire.
La proposta di modifica al momento è stata ritirata, ma
rinviata all'ottava commissione. Quindi la partita non è chiusa, se ne
riparlerà a giugno.
Ora chiediamo la modifica dei Regolamenti comunali delle
piste agro-silvo-pastorali che consentono simili deroghe.
PROGETTO EDUCATIVO NELLA RISERVA PIAN DI SPAGNA
Per le ragazze e i ragazzi delle prime e delle seconde medie di Bellano due mattinate di tempo splendido nella Riserva del Pian di Spagna, una lo scorso ottobre e una il 10 aprile, precedute dalla lezione in classe di un esperto biologo. La proposta è stata organizzata dal circolo Lario Sponda Orientale in collaborazione con quello di Chiavenna e con Legambiente Lombardia nell'ambito di un progetto finanziato dalla Riserva che ha coinvolto 12 classi.
LA VERITÀ SUL PGT DI VARENNA
RIDERE PER NON PIANGERE
La verità è che Legambiente, forse con il tacito assenso del FAI (ma su
questo restano dei dubbi), aveva da tempo messo gli occhi sulla perla del lago
per potervi insediare, nell’ordine, il primo campo di volontariato subacqueo in
Europa per palombari visionari, un punto nevralgico europeo per car sharing,
car pooling, bike sharing, rimessaggio equini, resort di lusso per gli utenti
del Sentiero del Viandante anche in collaborazione (leggi in combutta) con
l’Ostello dell’Eremo del monte Barro, già fonte di sproporzionate risorse
economiche per l’Associazione ambientalista.
Non credete alle testate vicine
ai poteri forti. Fonti sicure che desiderano restare anonime mi hanno
assicurato che Legambiente attraverso il socio occulto Sergio Marchionne
condiziona il CdA di RCS.
La verità è che Legambiente,
forse con il tacito assenso del FAI (ma su questo restano dei dubbi), aveva da
tempo messo gli occhi sulla perla del lago per potervi insediare, nell’ordine,
il primo campo di volontariato subacqueo in Europa per palombari visionari, un
punto nevralgico europeo per car sharing, car pooling, bike sharing,
rimessaggio equini, resort di lusso per gli utenti del Sentiero del Viandante
anche in collaborazione (leggi in combutta) con l’Ostello dell’Eremo del monte
Barro, già fonte di sproporzionate risorse economiche per l’Associazione
ambientalista .
All’insaputa
dell’Amministrazione, attraverso legami sui quali spetta alla Magistratura
indagare, Legambiente era riuscita ad inserire nel documento di piano un
intervento di ben 18.000 mq in gran parte sulla superficie del lago.
Fortunatamente l’Amministrazione si è accorta in tempo delle conseguenze ambientali,
paesaggistiche ed economiche di un simile piano ed ha ottenuto che la Provincia
di Lecco e la Regione Lombardia ne chiedessero, forse a malincuore visto il
potere conclamato di Legambiente in tali sedi, lo stralcio.
Ma Legambiente non demorde e
sembra sia riuscita a mantenere nel PGT approvato la previsione di un polo
ricettivo turistico a Olivedo, poi da cosa nasce cosa.
E’ evidente che il faraonico
progetto nascosto di Legambiente non può trovare spazio adeguato nei poco più
di 2.000 mq che sarebbero previsti nel Piano approvato, anche perché occupati
dal giardino (Legambiente non può certo per ragioni di immagine sopprimerlo),
dalla viabilità e dalle strutture necessarie alla navigazione pubblica (idem).
E non lasciamoci ingannare dalla
richiesta di Legambiente di conoscere il PGT approvato ricevendo solo risposte
offensive, è solo l’ansia di sapere se il progetto tanto agognato è compreso
nel Piano.
Fonti sempre anonime ma
controllate fanno supporre che in Legambiente si stia discutendo
dell’opportunità di autoquerelarsi presso la Procura della Repubblica per
ridurre i danni di questa scellerata azione.
Non resta che augurarsi che
Olivedo resti com’è, ma dobbiamo tenerci all’erta.
Angelo Odone
Socio infiltrato in Legambiente
OSSERVAZIONI AMBIENTALISTE AL PFVP
LEGAMBIENTE - CROS VARENNA - ASSOCIAZIONE MONTE
DI BRIANZA - WWF
E' in fase di approvazione presso la Provincia di
Lecco il nuovo Piano Faunistico Venatorio che accoglie molte richieste a favore
degli interessi del mondo della caccia. Ecco le osservazioni presentate dalle
Associazioni ambientaliste del Territorio.
Come prescrive la norma, il 29
marzo le associazioni ambientaliste hanno inoltrato alla provincia di Lecco le
proprie osservazioni al nuovo Piano Faunistico Venatorio Provinciale al fine di
ottenere modifiche o integrazioni, prima della sua adozione. Sono parecchi
infatti le situazioni che preoccupano le associazioni, perché contrarie al
principio di salvaguardia ambientale o perché mettono a rischio l’incolumità
delle persone. Eccone solo alcune a titolo esemplificativo.
Il
piano opera una sostanziale riduzione delle oasi di protezione,
cioè delle aree in cui è vietata l’attività di caccia. Alcune di esse sono
state infatti soppresse, come quelle vigenti lungo i versanti che si affacciano
al Lago di Como (“Garavina di Dorio”, “Oliveto Lario” e “Onno”), altre ridisegnate
con estensione inferiore.
Il Comprensorio Alpino di
Caccia “Lario orientale” prevede infatti una riduzione di circa il 20% del
territorio sotto tutela e la parziale compensazione prevista attraverso
l’istituzione di nuove oasi (“Monte Legnone” e “Laghi di Deleguaccio”),
riguarda le parti terminali dei monti, spesso aree di alta acclività, con forte
insolazione e facile scorrimento delle masse nevose, ben al di sopra delle aree
al limitare del bosco, le più idonee per la caccia, ma anche per la
sopravvivenza e il rifugio della fauna selvatica.
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LA MOBILITAZIONE DEI CITTADINI È ENTRATA NEI PALAZZI DELLA POLITICA
PROLIFERAZIONE MINI CENTRALI IDROELETTRICHE:
Purtroppo
alle promesse non sono ancora seguiti fatti che mostrino un reale cambiamento:
gli escavatori hanno risalito il letto del torrente Varrone invece di
percorrere la strada, quindi per ora nessuna moratoria e qualche autorizzazione
da verificare.
L’aumento della produzione di energia da
fonti rinnovabili, di per sé positivo, ha portato però ad una proliferazione
nelle valli alpine delle mini-centrali ad acqua, sulla spinta di forti
incentivi, con regole che non tengono conto dei danni provocati all'ambiente e
al paesaggio. Sono sorti Comitati per la salvaguardia dei torrenti e da noi
quelli di Premana e di Pagnona hanno trovato un’alleanza operativa con
Legambiente per analizzare il fenomeno, informare e coordinare la mobilitazione
dal basso dei Cittadini coinvolgendo i Sindaci, la Comunità Montana della
Valsassina, Val Varrone e Riviera, il Consiglio Provinciale di Lecco, la
Regione Lombardia e da ultimo il Parlamento.
Si è partiti da una mozione firmata da centinaia di
Cittadini, con un’assemblea della popolazione a Casargo il 16/12/2013, seguita
da due successive a Barzio (6/2 e 21/2/2014) presso la sede della
C.M.Valsassina, Val Varrone, Val d'Esino e Riviera dei Sindaci dei Comuni
montani della provincia di Lecco convocati congiuntamente dai due Comitati di
Premana, Pagnona, Legambiente e Presidente della citata Comunità Montana, si è
giunti ad un testo condiviso e sottoscritto dai seguenti 28 sindaci: Abbadia
L., Barzio, Calolzio, Casargo, Cassina V., Colico, Crandola V., Cremeno,
Dervio, Dorio, Introbio, Introzzo, Lecco, Lierna, Margno, Moggio, Morterone,
Pagnona, Parlasco, Pasturo, Perledo, Premana, Primaluna, Sueglio, Taceno, Tremenico,
Vercurago, Vestreno.
Il 17/3/2014 il Consiglio Provinciale di Lecco ha
approvato all'unanimità un Ordine del giorno che recepiva le istanze di base e
si impegnava a trasmetterlo per i richiesti interventi legislativi di modifica,
miglioramento e di tutela del Territorio alla Regione Lombardia e al
Parlamento.
L'occasione propizia per coinvolgere la Regione
Lombardia si è presentata subito il 19/3 quando la visita a Lecco
dell'Assessore Regionale all'Ambiente Claudia Terzi ha permesso all'assessore
all'Ambiente della Provincia di Lecco Carlo Signorelli di consegnare
direttamente l'OdG sopraccitato, chiedendone una immediata applicazione attraverso
una moratoria che tenga "congelate" le pratiche in corso riguardanti
in modo particolare la Val Varrone, già duramente interessata da tali
interventi.
Nel frattempo Legambiente ha presentato un’osservazione
alla variante del PTCP della provincia di Lecco per chiedere l'elaborazione e
introduzione del Piano di Bilancio idrico, come ha fatto la Provincia di
Sondrio.
Da ultimo l'on. Veronica Tentori del PD ha presentato
al Ministro dell'Ambiente un’interrogazione per chiedere l'applicazione di
quanto contenuto nell'OdG approvato all'unanimità dal Consiglio provinciale di
Lecco.
Legambiente esprime soddisfazione perché si è
sviluppata un’azione in precedenza trascurata: la costruzione di un rapporto
tra i cittadini, i comitati, le associazioni, le amministrazioni, i politici, per
dar vita ad una mobilitazione comune che contrasti l’assalto speculativo. La
spinta è venuta dal basso ed ha sviluppato energie ed unità necessarie anche per
trovare alleanze con chi subisce la pressione di queste eccessive e dirompenti
richieste di captazione, per un fronte comune che faccia pressione sui
legislatori e sui tecnici incaricati di esaminare le pratiche.
Purtroppo però alle promesse non sono ancora seguiti
fatti che mostrino un reale cambiamento: gli escavatori hanno risalito il letto
del torrente Varrone invece di percorrere la strada, quindi per ora nessuna
moratoria e qualche autorizzazione da verificare.
I Comitati si augurano che gli Enti coinvolti
mantengano le promesse traducendo in atti amministrativi e legislativi le
parole scritte e pronunciate, a cominciare dall’imminente Conferenza dei
Servizi in Provincia che si esprimerà su uno dei progetti nella Val Marcia.
a cura di Costanza Panella
PGT BELLANO: OSSERVAZIONI DEL CIRCOLO LARIO SPONDA ORIENTALE
PGT BELLANO
Ecco una sintesi delle osservazioni e delle proposte che riprendono e
integrano quelle presentate in sede di Valutazione Ambientale Strategica.
Ridimensionamento piani attuativi non completati (Biosio2 e
Lezzeno) e azzeramento dei completamenti almeno per i prossimi cinque anni.
Eliminazione dell’ambito di trasformazione con consumo
di suolo vergine per edilizia convenzionata, (“attualmente 4 su 6 unità
abitative di edilizia convenzionata è non occupata” pag. 32 PGT), ristrutturando il patrimonio esistente.
Per l’area Corecco conferma
di area di bonifica come nel PRG vigente per tutta la zona dell’ambito di
trasformazione TR4 con l’eliminazione dello stesso anche sulla base delle
osservazioni in sede di VAS di ARPA e Provincia di Lecco.
Prescrizione che gli eventuali insediamenti, sia di
nuova edificazione che di recupero di fabbricati ora non utilizzati di cui
comunque è da verificare la necessità , siano
consentiti solo dopo il completamento della rete fognaria.
PGT DI LECCO: OSSERVAZIONI/PROPOSTE DEL CIRCOLO DI LECCO
PGT DI LECCO
1) Ripristino servizio ferroviario detto “Metropolitana Leggera.”
Chiediamo che venga ripristinato nel PGT il
concetto e la logica della ”metropolitana leggera”, cioè dell'uso della rete
ferroviaria che entra ed esce da Lecco per poter far circolare i moderni
“TRAM-TRENO”, come già avviene in qualche nazione o città al passo coi tempi,
impegnati a voler ridurre la circolazione delle auto e incentivare il trasporto
pubblico su ferro. Noi potremmo avere la possibilità di favorire la mobilità in
entrata ed uscita da Lecco diminuendo l'inquinamento ed evitando il caos sulle
strade.
2) Scuola primaria Pio XI di
Laorca: richiesta di allargamento area verso Nord per servizio scolastico, per
palestra e per centro civico.
3) Ecomuseo della pesca
sul Lario, laghi briantei con Adda e parco fluviale a Pescarenico di Lecco.
Mettere a
disposizione dei Cittadini un PARCO FLUVIALE, ripensando in funzione delle
esigenze di servizi e di insediamenti di valenza sia rionali che comunali e
sovraccomunali l’uso delle aree ICAM, Linee Lecco, Vigili del Fuoco (da non
insediare in riva al lago al Bione).
La nostra osservazione/proposta è che la
centralità dell'Ecomuseo trovi una collocazione nell'area ICAM/ATU 02, in luogo del Centro
Congressi necessario ma qui controindicato per la vicinanza con un Centro
storico e Piazza Era, vera memoria iconografica manzoniana.