10 maggio 2013
2 GIUGNO
VOLER BENE ALL’ITALIA
Sabato 1° e domenica 2 giugno: due
giorni di iniziative che il Circolo Legambiente del Lario Orientale, con il
patrocinio del Comune di Bellano, organizza attorno al tema “Coltivare il
paesaggio del Lario a Bellano” quale perno di una ripresa culturale ed
economica del paese: i sentieri, i terrazzamenti e l’edilizia rurale, il
recupero dell’uso agricolo dei suoli con valore ambientale e paesaggistico, le
rive e i pesci del lago, l’ospitalità nelle case recuperate, il buon cibo nei
piatti tradizionali che viene anche dalle valli e dai monti vicini, i
manufatti storici e artistici, la produzione letteraria.
Torna la campagna a sostegno dei piccoli comuni e del
loro patrimonio d’arte e di tradizioni. Per il decennale di Voler Bene
all’Italia, il 2 giugno essi aprono le proprie piazze alle bellezze dei luoghi,
alle produzioni artistiche, enogastronomiche e culturali che rendono il nostro
paese famoso in tutto il mondo. Il 72% dei Comuni d’Italia ha meno di 5000
abitanti. In essi risiede il 19% della popolazione italiana che custodisce il
55% del territorio nazionale. www.piccolagrandeitalia.it
Programma
Sabato 1° giugno – ex chiesa di San Nicolao
ore 8-13 accoglienza
alunne e alunni delle scuole medie
ore 14-16 laboratorio con i bambini e le
bambine (4 -10 anni) sulla fiaba L’arborella
e il Cormorano di e con Paola Righetti
ore 16 documentario
realizzato dal prof. Paolo Boncompagni sui siti d’interesse artistico da Lecco
a Colico e, a seguire, Il Canto delle
Cicale, corto di Elda Saccani 1°
premio sez. Agricoltura Orobie film festival 2013
ore 17-19 presentazione del pieghevole Alla Valle dei Mulini e conversazione
sul tema “Coltivare il paesaggio del Lario a Bellano” a partire dal libro Il Paesaggio del Lario. Testimonianze,
riflessioni, proposte
Domenica 2 giugno
ore 10 ex chiesa di San Nicolao:
visione del documentario realizzato dal prof. Paolo Boncompagni sulle cime del
nostro territorio e, a seguire, La
Fattoria del Lago – Progetto Coregone Lavarello del lago di Como
ore 11 visita al
laboratorio del pescatore e in piazza T. Grossi presentazione e vendita di
prodotti alimentari locali: succhi di frutta, marmellate, miele, frutta e ortaggi,
formaggi, olio del lago
ore 11.30 in piazza T. Grossi aperitivo con
degustazione di prodotti locali che verrà offerto gratuitamente a chi mostra il
biglietto del mezzo pubblico utilizzato per la giornata
ore 12 la
Banda cittadina suona l’Inno Nazionale
Si
può pranzare presso uno dei locali del paese scegliendo il menu Voler Bene all’Italia a 15 euro
ore 14.30 passeggiata
guidata sul percorso Alla Valle dei
Mulini e sosta a Oro per degustare il succo d’uva
ore 21 di sabato e
domenica il Cineteatro Casa del Popolo presenta IL GRANDE GATSBY. La programmazione cinematografica è un servizio
culturale di qualità che il piccolo comune di Bellano può offrire grazie
all’interesse e al lavoro volontario della Commissione Cinema
Un punto informativo sarà allestito presso la
stazione ferroviaria - lario.lombardia@legambiente.org
ISTITUIRE IL PLIS VALLE BIANDINO E PIZZO DEI TRE SIGNORI
UNA PROPOSTA DI LEGAMBIENTE AL PGT DI INTROBIO
Si potrebbe partire dal territorio in comune di Introbio, che ha punti
di forza di valenza sovracomunale per la presenza di paesaggi montani di grande
accessibilità e valore escursionistico, di importanti itinerari di interesse
regionale e di potenzialità turistiche dovute anche alle tradizioni e alla
storia dei luoghi.
In occasione della II Conferenza VAS
del 4/4/2012 per la valutazione delle proposte di Piano, Legambiente ha chiesto
che venga inserita nel PGT l'indicazione di organizzare un Parco Locale di
Interesse Sovracomunale (PLIS) che potrebbe comprendere la Val Biandino fino al
Pizzo dei Tre Signori, estendendolo ai territori montani dei comuni confinanti
di Barzio e Primaluna.
Anche il cittadino Gianpiero Goggi
ha sostenuto la richiesta di istituire il PLIS Valle Biandino e Pizzo dei Tre
Signori.
Successivamente in data 29/11/2012
la Giunta Comunale di Introbio, in sede di controdeduzioni alle
proposte/osservazioni "ha preso atto del suggerimento fornito e in
funzione delle proposte che verranno formulate dai Comuni contermini valuterà
l'opportunità di aderire e/o formulare proprie proposte autonome per la
formazione di un PLIS".
In data 18/4/2013 il Consiglio
Comunale di Introbio ha adottato il PGT (Piano di Governo del Territorio) e in
base ai contenuti di tale delibera, Legambiente formulerà nei termini previsti
dalla legge una puntuale osservazione per evidenziare l'importanza per la
Comunità introbiese di costituire un Parco Locale. I contenuti della istanza si
baserà sulle stesse analisi qualitative, elencate dai tecnici incaricati della
stesura del Documento di Piano, che mettono in evidenza come l'area indicata ad
essere compresa nel Parco è un ambito con caratteri rilevanti di omogeneità e
di complessità paesistica, aventi elementi intrinseci di portata sovracomunale
tali da ambire ad essere riconosciuti come Plis da parte della Provincia di
Lecco, anche se circoscritti entro i confini comunali.
Così viene descritto nel Documento
di Piano l'Ambito della Val Biandino/Val Gerola. Si tratta della parte di
territorio comunale che si trova ad una maggiore quota altimetrica dove
l’elemento naturale e la connotazione valliva sovrastata da vette e crinali
prevalgono. Si tratta di un sistema di grande valore storico dovuto alla
importanza dei percorsi che lo attraversano e alla presenza costante dell’uomo.
L’ambito assume tre linee di intervento principali che si riassumono in:
- mantenimento delle superfici a prato
di interesse paesaggistico ambientale e produttivo
- valorizzazione del sistema rifugi
e dei percorsi escursionistici
- salvaguardia del sistema idrico
lago di Sasso e dei torrenti.
Non farne un Parco locale sarebbe un
grave errore di mancata valorizzazione.
Pierfranco Mastalli - Presidente Legambiente Lecco
E’ NATA L’ASSOCIAZIONE MONTE DI BRIANZA
PLIS MONTE DI BRIANZA
Il Comitato Parco Locale Monte di
Brianza si è costituito in associazione il 13 marzo per meglio seguire le fasi
di sviluppo del progetto del parco locale di interesse sovracomunale P.L.I.S.)
che riguarda Dolzago, Olgiate Molgora, Brivio, Airuno, Valgreghentino, Olginate
e Garlate.
«Il
passo - fanno sapere i soci fondatori - viene compiuto in un momento che non è
per nulla esagerato definire storico. Infatti è notizia di questi giorni che le
sette amministrazioni comunali lecchesi che hanno creduto nella bontà del
progetto del Plis (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Monte di
Brianza (Dolzago, Olgiate Molgora, Brivio, Airuno, Valgreghentino, Olginate,
Garlate) sono in procinto di portare (o hanno già portato, come Olgiate
Molgora) nei propri Consigli Comunali l’approvazione della delibera di Convenzione,
quale primo passo fondamentale ed istituzionale per il riconoscimento del
Plis».
Il
Comitato fino ad ora ha svolto il ruolo caratteristico di queste aggregazioni
estemporanee di associazioni e cittadini. Riunirsi per far fronte ad
un’emergenza, far ripartire il dialogo tra cittadini ed istituzioni
riconoscendo, allo stesso tempo, lo strappo esistente tra le due realtà.
Strappo che, nel corso di questi ultimi anni, ha creato disaffezione verso il
territorio di appartenenza devastato, oltre che dallo sfrenato sviluppo
edilizio, dall’incuria e dalla ignavia. «Rimettere al centro le necessità di un
territorio e adottare azioni concrete - sottolinea la neonata associazione -
per dare risposte condivise attraverso strumenti adeguati. Ecco dunque le priorità
in fatto di promozione, tutela e valorizzazione del Monte di Brianza».
L’Associazione
Monte di Brianza ha sede presso la Casa delle Associazioni – Via Indipendenza
17 – Calco. I soci fondatori dell’Associazione sono: Franco Orsenigo, Luigi
Panzeri, Matteo Fumagalli, Giancarlo Cogliati, Angelica Perego, Pino Brambilla,
Stefano Brambilla, Rina Ghezzi, Valentina Brambilla, Daniela Bonanomi, Emanuele
Panzeri, Angelo Riva, Massimo De Capitani, Luigi Maggi, Pierfranco Mastalli,
Roberto Gilardi, Sandro Maggioni, Giuseppe Amoroso, Adriano Bellintani,
Giancarlo Villa, Carlo Cavenaghi.
Sono
state assegnate le seguenti cariche: Presidente Franco Orsenigo;
Vice-presidente Luigi Panzeri; segretario Matteo Fumagalli; tesoriere Giancarlo
Cogliati; consiglieri direttivi Angelica Perego, Stefano Brambilla, Rina
Ghezzi, Valentina Brambilla, Daniela Bonanomi.
P.G.T. DI LECCO: OSSERVAZIONI E PROPOSTE DI LEGAMBIENTE
P.G.T. DI LECCO E PIANO CAVE DELLA PROVINCIA
Come è noto, nel Piano cave della
provincia di Lecco in fase di adozione, sono stati individuati alcuni
giacimenti, all’interno dei quali si trovano le aree di coltivazione: una di
queste è denominata Vaiolo Basso.
Nel momento che anche il Comune di
Lecco presenterà osservazioni e proposte, ci permettiamo presentarne una in
relazione all’Area Vaiolo Bassa, dove le modalità di intervento saranno decise
dal cavatore.
Pare
a noi opportuno che fra il Comune di Lecco, la Provincia di Lecco e la Ditta
che interverrà nell’escavazione venga stipulato un accordo che preveda una
escavazione finalizzata sia alla produzione di materiale calcareo che
contemporaneamente alla modellazione a gradoni dell’area , studiata per
installarvi, una volta esaurita l’estrazione di un determinato volume di
materiale, un centro sportivo con stadio, le cui tribune saranno costituite
dalle parete della cava stessa.
La
nuova area sportiva a servizio del territorio dovrà essere raggiungibile
attraverso una scala mobile all’interno della parete, con partenza da una area
adibita a parcheggio lungo la via Valsugana (fra l’altro nelle vicinanze
dell’uscita Ospedale della 36 DIR), da adibire durante la settimana come
parcheggio dei bus navetta che porteranno i passeggeri, giunti con auto a
Lecco, verso il Centro storico.
Una
volta entrato in funzione questo nuovo moderno centro sportivo (in
considerazione delle difficoltà di sviluppo di quello al Bione), l’ attuale
area dello stadio Rigamonti/Ceppi in via XI Febbraio dovrà essere trasformata
in un grande parco urbano, collegato con sovrappasso agli attuali giardini
pubblici di Castello vicino al Museo.
Queste
nuove proposte e previsioni dovranno essere inserite nel nuovo P.G.T. del
Comune di Lecco in corso di elaborazione.
Fiduciosi
che questa nostra proposta venga accolta, con l’occasione cordialmente
salutiamo.
Lecco, 20 marzo 2013 - Pierfranco
Mastalli- Presidente Legambiente Lecco
P.S. Il
punto debole è il traffico: condizione per un simile intervento è la
disponibilità di un parcheggio in Viale Valsugana, dove ci sono aree che
potrebbero essere adibite allo scopo. In quel comparto confluiscono le
provenienze da Bergamo, Brianza, e alto Lario attraverso lo svincolo Ospedale e
Bione. E' ipotizzabile una criticità nell'attraversamento di Belledo per chi
usa lo svincolo Ospedale, il cui percorso è però già stato riorganizzato.
D'altra parte problemi di traffico ci sono ovunque; elementi positivi sono: non
uso di nuove aree per un eventuale nuovo stadio, recupero aree dismesse, vedi
voragini cave abbandonate, disponibilità per il centro di un nuovo spazio verde
multifunzionale a servizio anche degli Istituti scolastici superiori.
CONSEGUENZE PER IL PAESAGGIO LARIANO E PER L’AMBIENTE DAL PGT DI COLICO: OPPORTUNITÀ COLTA O OCCASIONE PERDUTA?
IL PAESAGGIO DEL LARIO
Questo il tema,
insieme alla presentazione del libro, al centro dell’incontro pubblico che il
circolo Lario Sponda Orientale ha organizzato a Colico con lo scopo di promuovere
l’interesse, l’informazione e la partecipazione sul paesaggio del Lario e la
pianificazione partecipata del territorio in un comune esteso e importante
della sponda, offrendo all’amministrazione la possibilità di dialogare con una
presenza ragionante e qualificata.
L’incontro si è svolto presso
l’Auditorium Ghisla venerdì 5 aprile.Oltre al curatore sono intervenuti: l’arch.
Nunzio Dego presidente della Commissione per il Paesaggio di Colico, l’arch.
Carlo Peraboni urbanista del Politecnico di Milano, il dott. Alessandro Osio Associazione
Agricoltori, Pierfranco Mastalli Legambiente Lecco ,William Vaninetti WWF
Valtellina e Valchiavenna. Ha coordinato Costanza Panella Legambiente
Lario Sponda Orientale.
Diverse sono state le osservazioni
critiche sul piano da parte dei relatori rispetto al paesaggio, alle reti
ecologiche, all’agricoltura, al consumo di suolo. Tutti hanno rilevato la
contraddizione tra la parte analitica e di enunciazione degli obiettivi e
quella in cui vengono indicate le scelte e le misure, spesso farraginose e
complicate, di difficile comprensione sicuramente per i cittadini ma di non
facile applicabilità anche per i tecnici. Legambiente, in particolare, ha
evidenziato sia nel corso della serata, sia nelle osservazioni presentate per
iscritto entro i termini previsti dalla procedura, la necessità di preservare
la fascia a ridosso del Montecchio sud ed in particolare la zona Lungolago
Polti e quella del laghetto di Piona le quali sono già previste dal PRAM dei
Montecchi come zone di massima naturalità da mantenere sia per le vedute
paesaggistiche sia per la continuità della rete ecologica regionale che scende
dalla montagna lungo i corsi d’acqua.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO A VARENNA
IL PAESAGGIO DEL LARIO
Sabato 9 marzo la Villa Monastero ha avuto luogo la presentazione
del libro IL PAESAGGIO DEL LARIO TESTIMONIANZE,
RIFLESSIONI, PROPOSTE a cura di Davide Del Curto, Aracne editrice, che raccoglie gli atti del convegno “Il Bel Paese si
specchia nel Lario”, tenutosi il 14 maggio 2011 a Varenna e promosso
dai circoli di Legambiente Lecco e Lario Sponda Orientale sulle più recenti e
discutibili trasformazioni del paesaggio lariano.
La presentazione è stata introdotta da Costanza
Panella, presidente del Circolo Legambiente Lario sponda orientale che ha affermato «La
cultura e la bellezza del territorio saranno il fattore decisivo su cui
costruire. La qualità nell’intreccio tra natura e sapiente intervento dell’uomo
sono la chiave per immaginare il futuro del paese oltre la crisi».
Sono poi intervenuti il curatore Arch. Davide Del Curto, l’Arch.
Lorenzo DeStefani, già alla Soprintendenza e ora al Politecnico di Milano, l’Arch.
Ernesto Crimella, Dirigente del Settore Territorio della Provincia, Valentino
Vitali, poeta e viandante, l’Arch. Alessandro Ubertazzi professore all’Università
di Firenze, l’Arch. Eugenio Guglielmi dell’Università di Firenze, l’Arch.
Arturo Montanelli, professionista lecchese impegnato tra l’altro nella stesura
del Piano di bacino del Lario e Pierfranco Mastalli Presidente del Circolo
Legambiente di Lecco.
Gli interventi dal
pubblico hanno richiamato l’attenzione sulla “addizione a lago” proposta nel Pgt
in discussione a Varenna e sulla necessità di un controllo sull’operato delle
commissioni paesaggistiche dei Comuni per le quali è prevista una relazione
periodica alla Regione.
La conversazione è stata molto
interessante e approfondita su uno dei temi affrontati nel convegno del 2011,
quello della pianificazione e progettazione. Un tavolo di riflessione preziosa
a cui purtroppo nessun amministratore dei comuni è stato presente.
SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE MURA DI CONFINE FRA IL DUCATO DI MILANO E LA REPUBBLICA VENETA
CICLOPEDONALE RIVABELLA - VERCURAGO
Mentre la ciclopedonale da Rivabella fino al confine
con Vercurago, che corre lungo la riva del lago di Garlate (lasciando però
insoluto il collegamento uto veicolare per le famiglie residenti a
valle della Ferrovia), è stata inaugurata il 23 aprile u.s., permettendo così
la praticabilità dell’anello riservato alla mobilità dolce intorno ai
laghi di Garlate e Olginate, rimane in sospeso il recupero e la valorizzazione
della Muraglia alla Chiusa.
Fin dal
20/02/2012 avevamo richiesto insieme a WWF e Cros una particolare
attenzione per il “muro storico di confine con Vercurago, il cui raccordo
dovrà essere studiato per valorizzare le presenze di manufatti antichi”e
avevamo allegato una stampa del ‘700 e una scheda compilata per il comune di
Lecco dal Prof. Angelo Borghi con descrizione del muro di confine con la
trascrizione della targa inserita. I lavori della ciclopedonale in comune di
Vercurago invece non sono stati eseguiti con la dovuta attenzione: è stata
messa in luce l’antica targa del 1759 oggi però a filo del terreno per
un improvvido accumulo di terra per realizzare la
ciclopedonale lungo il muro verso Vercurago, che risulta appartenere
secondo il testo della targa al Comune di Lecco.
Ora la
parte finale del percorso della ciclopedonale da Vercurago verso il confine con
Lecco corre su un terrapieno a livello superiore a quello del terreno
originario e per giunta tutto addossato al predetto muro storico di confine,
facendo così sparire la visione dei conci di muro del 1300 per un altezza
di circa m. 1,50 in
altezza e per la lunghezza dal lago verso la ferrovia.
Lo
“scoprimento”del testo della targa evidenziano, confermando quanto già scritto
dal prof. Angelo Borghi, come anche il lato del muro verso Vercurago appartenga
al Comune di Lecco, il quale non si è preoccupato, malgrado il nostro invito
del 20/02/2012, di studiare la valorizzazione delle presenze di manufatti
antichi.
LEGAMBIENTE E WWF GESTIRANNO L’EREMO
PARCO DEL MONTE BARRO
Legambiente e WWF con una offerta congiunta, si sono
aggiudicati la gestione dell’Eremo di Monte Barro e del complesso delle
attività di fruizione educativa e turistica del Parco del Monte Barro.
In
particolare, sono stati aggiudicati per tre anni il servizio di gestione
dell’Ostello Parco Monte Barro con i suoi 48 posti letto, il servizio di
custodia e di manutenzione del compendio dell’Eremo e il servizio di gestione e
valorizzazione delle attività di didattica, di educazione ambientale e di
fruizione turistica del Parco e del territorio circostante.Il Parco, concedendo
ad un unico gestore i servizi presso l’Eremo, ha voluto avviare la
razionalizzazione e il rinnovamento delle proprie proposte, in un’ottica di
efficienza, ponendo le premesse per l’avvio di un sistema culturale e turistico
per cui l’Eremo di Monte Barro possa essere il naturale polo logistico.
L’aggiudicazione
dei tre servizi conclude una prima ed importante fase del progetto “Lecco
Medievale”, cofinanziato da Fondazione Cariplo, dell’importo complessivo di
euro 1.379.455, del quale il Parco del Monte Barro è soggetto capofila in uto
veicola con la Provincia di Lecco, il Comune di Lecco, la Parrocchia di
Galbiate, la Parrocchia di Pescate e l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura –
Sezione di Lecco.
L’insediamento
del nuovo soggetto gestore consentirà, da un lato, di valorizzare gli
interventi di ristrutturazione dell’edificio dell’Eremo, dall'altro di avviare
concretamente una vasta azione di coordinamento di offerta culturale e
turistica sulla base delle linee definite in “Lecco Medievale” ed in corso di
ulteriore sviluppo da parte del Parco e della Provincia.
La
collaborazione tra il Parco Monte Barro e due importanti associazioni quali
Legambiente e WWF, pone le basi per l’avvio di un sistema turistico realmente
sostenibile, che possa proporre – ad un bacino di utenza il più vasto possibile
– un’offerta turistica originale e dai contenuti di eccellenza nel rispetto del
territorio e dei suoi caratteri ambientali e culturali.
Ancora una
volta l’attuazione del progetto “Lecco Medievale” stimola le collaborazioni tra
attori di diversa natura, rappresentando – davvero – "un sistema lecchese per
la valorizzazione e la gestione integrata dei beni culturali".
CENTO STRADE PER GIOCARE
Mercoledì 1 maggio, tra un acquazzone e l'altro, si è svolta l'annuale edizione padernese di "100 strade per giocare".Nel pomeriggio, insieme alla Pro Loco di Paderno d'Adda e all'associazione culturale Antisopore, abbiamo occupato le strade del centro per giocare, correre, ridere e divertirci insieme.
Tanti i giochi proposti, giochi di strada (bowling, corsa con i sacchi, tiro alla fune,...) e giochi "stanziali" come il tiro al tacchino, la passeggiata sui trampoli e il grande puzzle di legno.
La giornata di gioco si è conclusa con il bel gioco dell'oca sul tema dell'agricoltura sostenibile realizzato da Elisabetta e dal consueto abbattimento delle pignatte che hanno generato una gradita pioggia... di caramelle!
Purtroppo abbiamo dovuto anche trasformarci in "vigili" e sanzionare alcune auto che, nonostante i divieti apposti per l'occasione, hanno occupato i parcheggi delle vie a noi destinate: al loro ritorno gli incivili proprietari hanno trovato la loro vettura tappezzata di multe finte ma significative.